Vengono esposti i risultati dell’attività di ricerca, sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale interne ed adiacenti all’Arcipelego di La Maddalena (Bocche di Bonifacio), realizzata con lo scopo di redigere cartografia geologico marina, sedimentologica e geomorfologica in scala 1:25.000 e 1:10.000 (DeMuro 1990, DeMuro et alii 2000 e 2003a). Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte tra il 1990 e il 2005, organizzate dal "Coastal and Marine Geology Group" nell’ambito di diversi progetti di ricerca. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro – Sardegna nord-orientale (DeMuro et alii 2002, DeMuro 2003). Le ricerche sono state svolte con l’ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, mezzi dell’Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali ma limitati alle sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (DeMuro 1990). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc.) (DeMuro et alii 2003b). Nell’ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (DeMuro et alii 1997 e 2003c). Sulla base dei primi risultati, geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Inoltre sui sistemi di spiaggia delle aree in studio è stato avviato il monitoraggio basato su una rete di caposaldi. L'obiettivo è quello di definire il regime e la tendenza evolutiva (stabilità, avanzamento, arretramento) delle principali spiagge galluresi. Le carte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l’obiettivo di pubblicare un Atlante corredato da 10 Carte Tematiche digitali che rappresenta una banca dati aggiornabile di facile lettura. © Università degli Studi di Cagliari Contenuti soggetti a copyright, è vietata la diffusione e la commercializzazione.
Atlante delle coste della Sardegna Nord Orientale - Italia
DEMURO, SANDRO
2005-01-01
Abstract
Vengono esposti i risultati dell’attività di ricerca, sulle aree marine costiere e di piattaforma continentale interne ed adiacenti all’Arcipelego di La Maddalena (Bocche di Bonifacio), realizzata con lo scopo di redigere cartografia geologico marina, sedimentologica e geomorfologica in scala 1:25.000 e 1:10.000 (DeMuro 1990, DeMuro et alii 2000 e 2003a). Le informazioni riportate sulla cartografia prodotta si riferiscono alla mappatura e al rilevamento realizzati durante le campagne a terra e in mare svolte tra il 1990 e il 2005, organizzate dal "Coastal and Marine Geology Group" nell’ambito di diversi progetti di ricerca. Gli studi fino ad oggi condotti hanno riguardato soprattutto le indagini sedimentologiche dei fondali marini e dei litorali compresi tra Punta di Li Francesi e Capo Ferro – Sardegna nord-orientale (DeMuro et alii 2002, DeMuro 2003). Le ricerche sono state svolte con l’ausilio di mezzi navali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, mezzi dell’Università di Cagliari, del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale e della Marina Militare. I primi studi costieri sono stati eseguiti contestualmente alle indagini sedimentologiche dei fondali ma limitati alle sole ricerche sulla provenienza e trasporto dei sedimenti oltre che alla definizione regionale di unità morfologico-strutturali e alla evoluzione pleistocenico-olocenica della piattaforma continentale (DeMuro 1990). Successivamente, le indagini sono passate a fasi di maggior dettaglio mediante la realizzazione di cartografia sedimentologica della fascia costiera integrata da raccolta di dati morfostrutturali, ecografici e sismici, stratigrafici, micropaleontologici, ecc.) (DeMuro et alii 2003b). Nell’ambito di questa seconda fase sono stati approfonditi gli aspetti riguardanti lo studio di paleo-linee di riva e di beachrocks mappate e campionate a diverse profondità (DeMuro et alii 1997 e 2003c). Sulla base dei primi risultati, geologici, sedimentologici e geomorfologici è stata effettuata una zonazione delle coste e dei fondali marini in scala 1:25.000 e 1:10.000 di sei aree campione. Inoltre sui sistemi di spiaggia delle aree in studio è stato avviato il monitoraggio basato su una rete di caposaldi. L'obiettivo è quello di definire il regime e la tendenza evolutiva (stabilità, avanzamento, arretramento) delle principali spiagge galluresi. Le carte evidenziano la distribuzione dei sedimenti (tessitura, composizione, provenienza, direzioni di trasporto) e delle principali geometrie dei corpi deposizionali olocenici. Sono in corso di approfondimento studi e mappature di dettaglio con l’obiettivo di pubblicare un Atlante corredato da 10 Carte Tematiche digitali che rappresenta una banca dati aggiornabile di facile lettura. © Università degli Studi di Cagliari Contenuti soggetti a copyright, è vietata la diffusione e la commercializzazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.