Razionale e Obiettivi. Il cannabidiolo, i cui effetti antiepilettici sono ipotizzati da diversi anni, è approvato dal 2018 e 2019 da FDA ed EMA ed è efficace per il controllo delle crisi nei pazienti affetti da sindrome di Dravet, Sindrome Lennox-Gastaut e Sclerosi Tuberosa Complessa. Il suo meccanismo d’azione non è totalmente noto ma il suo metabolismo porta ad interagire con diversi farmaci antiepilettici, in particolare il Clobazam.1 Gli effetti avversi più comuni sono danno epatocellulare, sedazione, ideazione suicidaria, ipersensibilità.2 Metodi. Presentiamo il caso di un paziente di 27 anni affetto da Sindrome di Lennox-Gastaut (LGS); in anamnesi atresia tricuspidale con ventricolo unico, arresto cardiaco prolungato durante intervento cardiochirurgico alla nascita, deficit cognitivo, epatopatia. Presenta crisi polimorfe, toniche, atoniche con caduta, assenze atipiche resistenti a numerosi trials farmacologici (totale 90 crisi/mese); EEG caratteristico per LGS. In terapia: Carbamazepina, Clobazam. È stato introdotto gradualmente Cannabidiolo e, giunti a 12,5 mg/kg/die, è stato gradualmente ridotto il Clobazam. In considerazione della nota epatopatia, è stato effettuato uno stretto monitoraggio degli indici di funzionalità epatica ed ecografico in collaborazione con lo specialista epatologo. Risultati. L’introduzione del cannabidiolo ha portato ad una riduzione del 45% della frequenza delle crisi; non sono stati registrati effetti avversi epatici né comportamentali. Conclusioni. L’associazione di cannabidiolo e clobazam porta ad un aumentato effetto antiepilettico a costo tuttavia di aumentato rischio di effetti avversi3 che va attentamente valutato e monitorizzato nel singolo paziente. Uno stretto monitoraggio clinico e laboratoristico permette, tuttavia, l’utilizzo del Cannabidiolo anche in pazienti con diverse comorbidità.

Uso del Cannabidiolo in un paziente con multiple comorbidità

R. Coa;D. Fonti;M. Figorilli;M. Puligheddu
2021-01-01

Abstract

Razionale e Obiettivi. Il cannabidiolo, i cui effetti antiepilettici sono ipotizzati da diversi anni, è approvato dal 2018 e 2019 da FDA ed EMA ed è efficace per il controllo delle crisi nei pazienti affetti da sindrome di Dravet, Sindrome Lennox-Gastaut e Sclerosi Tuberosa Complessa. Il suo meccanismo d’azione non è totalmente noto ma il suo metabolismo porta ad interagire con diversi farmaci antiepilettici, in particolare il Clobazam.1 Gli effetti avversi più comuni sono danno epatocellulare, sedazione, ideazione suicidaria, ipersensibilità.2 Metodi. Presentiamo il caso di un paziente di 27 anni affetto da Sindrome di Lennox-Gastaut (LGS); in anamnesi atresia tricuspidale con ventricolo unico, arresto cardiaco prolungato durante intervento cardiochirurgico alla nascita, deficit cognitivo, epatopatia. Presenta crisi polimorfe, toniche, atoniche con caduta, assenze atipiche resistenti a numerosi trials farmacologici (totale 90 crisi/mese); EEG caratteristico per LGS. In terapia: Carbamazepina, Clobazam. È stato introdotto gradualmente Cannabidiolo e, giunti a 12,5 mg/kg/die, è stato gradualmente ridotto il Clobazam. In considerazione della nota epatopatia, è stato effettuato uno stretto monitoraggio degli indici di funzionalità epatica ed ecografico in collaborazione con lo specialista epatologo. Risultati. L’introduzione del cannabidiolo ha portato ad una riduzione del 45% della frequenza delle crisi; non sono stati registrati effetti avversi epatici né comportamentali. Conclusioni. L’associazione di cannabidiolo e clobazam porta ad un aumentato effetto antiepilettico a costo tuttavia di aumentato rischio di effetti avversi3 che va attentamente valutato e monitorizzato nel singolo paziente. Uno stretto monitoraggio clinico e laboratoristico permette, tuttavia, l’utilizzo del Cannabidiolo anche in pazienti con diverse comorbidità.
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