Viene presentato il caso recentemente pubblicato1 della morte di un infante dell’età di 49 giorni, sospetto per una sindrome da morte improvvisa del lattante (SIDS). Il dato circostanziale e gli elementi oggettivi patologici macroscopici ed istopatologici erano coerenti con un'insufficienza respiratoria acuta e, pertanto, compatibili in astratto con una SIDS. Le analisi tossicologiche hanno rilevato nel sangue la presenza di metadone ad una concentrazione (570 ng/ml) compatibile con quelle descritte in letteratura nei casi mortali. Non essendo soddisfatta la criteriologia per la diagnosi di SIDS, la morte è stata quindi attribuita ad un’insufficienza respiratoria acuta secondaria ad un'intossicazione da metadone. Oltre all'approccio tossicologico routinario, un campione urinario prelevato durante l’esame autoptico è stato studiato con un approccio metabolomico con piattaforma spettroscopica (1H NMR). Al fine di testare l’ipotesi che il metabolismo cellulare tende ad adattarsi alle diverse cause di ipossia/anossia in maniera similare, il profilo metabolomico identificato è stato confrontato mediante Analisi MultiVariata con una coorte rappresentata dai profili ottenuti da 10 neonati affetti da asfissia perinatale e da un gruppo di controllo di 16 neonati sani. Il profilo metabolomico urinario del neonato intossicato da metadone ha presentato notevoli analogie con quello dei neonati con asfissia perinatale (giacendo in contiguità con questi nello spazio euclideo identificato dalla MVA) e, in particolare, con quel sotto cluster rappresentato dai tre neonati che erano deceduti nella prima settimana di vita e che quindi avevano subito l’insulto ipossico/anossico più grave nel peripartum. Pur con l’evidente limitazione del singolo caso e del ristretto gruppo di controllo, i risultati ottenuti offrono importanti indicazioni su un possibile squilibrio metabolico condiviso tra i diversi meccanismi di asfissia/ipossia. Al meglio della conoscenza degli autori, questo è il primo caso pubblicato in letteratura specialistica internazionale dell'utilizzo di un approccio metabolomico in un caso patologico forense, in cui l’analisi traslazionale proposta offre informazioni addizionali riguardo al meccanismo della morte rispetto alle metodiche routinarie. 1 Chighine A, Porcu M, Ferino G, Lenigno N, Trignano C, d'Aloja E, Locci E. Infant urinary metabolomic profile in a fatal acute methadone intoxication. Int J Legal Med. 2022 Mar;136(2):569-575. doi: 10.1007/s00414-021-02772-z.
Un’intossicazione acuta da metadone: l’analisi metabolomica come strumento per l’identificazione del meccanismo della morte
Chighine A.;Lenigno N.;Porru P. A.;Sciarrotta G.;Caddeo C.;Kahnamoei D. A.;Nioi M.
2022-01-01
Abstract
Viene presentato il caso recentemente pubblicato1 della morte di un infante dell’età di 49 giorni, sospetto per una sindrome da morte improvvisa del lattante (SIDS). Il dato circostanziale e gli elementi oggettivi patologici macroscopici ed istopatologici erano coerenti con un'insufficienza respiratoria acuta e, pertanto, compatibili in astratto con una SIDS. Le analisi tossicologiche hanno rilevato nel sangue la presenza di metadone ad una concentrazione (570 ng/ml) compatibile con quelle descritte in letteratura nei casi mortali. Non essendo soddisfatta la criteriologia per la diagnosi di SIDS, la morte è stata quindi attribuita ad un’insufficienza respiratoria acuta secondaria ad un'intossicazione da metadone. Oltre all'approccio tossicologico routinario, un campione urinario prelevato durante l’esame autoptico è stato studiato con un approccio metabolomico con piattaforma spettroscopica (1H NMR). Al fine di testare l’ipotesi che il metabolismo cellulare tende ad adattarsi alle diverse cause di ipossia/anossia in maniera similare, il profilo metabolomico identificato è stato confrontato mediante Analisi MultiVariata con una coorte rappresentata dai profili ottenuti da 10 neonati affetti da asfissia perinatale e da un gruppo di controllo di 16 neonati sani. Il profilo metabolomico urinario del neonato intossicato da metadone ha presentato notevoli analogie con quello dei neonati con asfissia perinatale (giacendo in contiguità con questi nello spazio euclideo identificato dalla MVA) e, in particolare, con quel sotto cluster rappresentato dai tre neonati che erano deceduti nella prima settimana di vita e che quindi avevano subito l’insulto ipossico/anossico più grave nel peripartum. Pur con l’evidente limitazione del singolo caso e del ristretto gruppo di controllo, i risultati ottenuti offrono importanti indicazioni su un possibile squilibrio metabolico condiviso tra i diversi meccanismi di asfissia/ipossia. Al meglio della conoscenza degli autori, questo è il primo caso pubblicato in letteratura specialistica internazionale dell'utilizzo di un approccio metabolomico in un caso patologico forense, in cui l’analisi traslazionale proposta offre informazioni addizionali riguardo al meccanismo della morte rispetto alle metodiche routinarie. 1 Chighine A, Porcu M, Ferino G, Lenigno N, Trignano C, d'Aloja E, Locci E. Infant urinary metabolomic profile in a fatal acute methadone intoxication. Int J Legal Med. 2022 Mar;136(2):569-575. doi: 10.1007/s00414-021-02772-z.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.