INTRODUZIONE: La patologia COVID-19 ha ormai dimostrato un coinvolgimento di numerosi visceri oltre al ben noto quadro di polmonite interstiziale. In particolare, nei pazienti affetti da COVID-19 è stata riscontrata la presenza di segni clinici di danno epatico. Questa condizione sembrerebbe essere caratterizzata da un outcome severo e potrebbe essere correlata alla capacità del SARS-CoV-2 di attivare le cellule T citotossiche. Si presenta un lavoro recentemente pubblicato1 che si propone di verificare il coinvolgimento epatico nei pazienti con COVID-19 attraverso le caratteristiche istologiche e di microscopia elettronica a scansione al fine di mettere in evidenza le alterazioni patologiche epatiche determinate da pathways molecolari multipli attivati a seguito di questa infezione. MATERIALI E METODI: sono stati studiati, mediante analisi istologica e di microscopia elettronica a scansione, i tessuti epatici prelevati in corso di autopsie giudiziarie (n=3) e di biopsia in vivo (n=1) da individui affetti da COVID-19. RISULTATI: le alterazioni epatiche hanno mostrato una significativa eterogeneità. Il primo caso ha dimostrato la presenza di epatociti a vetro smerigliato e aggregati di fibrina sparsi nel lume sinusoidale. Il secondo evidenziava la presenza di trombi intra-sinusoidali. Il terzo era caratterizzato da dilatazione sinusoidale, atrofia degli epatociti, dilatazione degli spazi di Disse e aggregati intra-sinusoidali di fibrina e globuli rossi. Il quarto caso mostrava aggregati di fibrina diffusi negli spazi di Disse dilatati e microtrombi nel lume sinusoidale. Nei 3 casi fatali è stato possibile evidenziare una serie di lesioni suggestive per un fenotipo protrombotico indotto dall’infezione Sars-CoV-2. CONCLUSIONI: Nel danno epatico COVID-19 correlato, è stato osservato un ampio spettro di alterazioni patologiche. Le caratteristiche maggiormente peculiari sono rappresentate dai cambiamenti intra-sinusoidali, inclusa la dilatazione dei sinusoidi e dalla sinusoidite trombotica con deposizione diffusa di fibrina intra-sinusoidale, in un quadro di lieve infiammazione. Questi risultati suggeriscono che la sinusoidite trombotica seguita dalla coagulazione intravascolare (intra-sinusoidale) locale potrebbe rappresentare il segno cardine del danno epatico correlato a SARS-CoV-2. 1Fanni D, Cerrone G, Saba L, Demontis R, et al; Thrombotic sinusoiditis and local diffuse intrasinusoidal coagulation in the liver of subjects affected by COVID-19: the evidence from histology and scanning electron microscopy. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2021 Oct;25(19):5904-5912. doi: 10.26355/eurrev_202110_26866

Evidenze istopatologiche e di microscopia elettronica a scansione di danno epatico in corso di COVD-19

Chighine A.;Pilia E.;Sanna J.;Sannia G.;Gabrieli E.;Nioi M.;Demontis R.
2022-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: La patologia COVID-19 ha ormai dimostrato un coinvolgimento di numerosi visceri oltre al ben noto quadro di polmonite interstiziale. In particolare, nei pazienti affetti da COVID-19 è stata riscontrata la presenza di segni clinici di danno epatico. Questa condizione sembrerebbe essere caratterizzata da un outcome severo e potrebbe essere correlata alla capacità del SARS-CoV-2 di attivare le cellule T citotossiche. Si presenta un lavoro recentemente pubblicato1 che si propone di verificare il coinvolgimento epatico nei pazienti con COVID-19 attraverso le caratteristiche istologiche e di microscopia elettronica a scansione al fine di mettere in evidenza le alterazioni patologiche epatiche determinate da pathways molecolari multipli attivati a seguito di questa infezione. MATERIALI E METODI: sono stati studiati, mediante analisi istologica e di microscopia elettronica a scansione, i tessuti epatici prelevati in corso di autopsie giudiziarie (n=3) e di biopsia in vivo (n=1) da individui affetti da COVID-19. RISULTATI: le alterazioni epatiche hanno mostrato una significativa eterogeneità. Il primo caso ha dimostrato la presenza di epatociti a vetro smerigliato e aggregati di fibrina sparsi nel lume sinusoidale. Il secondo evidenziava la presenza di trombi intra-sinusoidali. Il terzo era caratterizzato da dilatazione sinusoidale, atrofia degli epatociti, dilatazione degli spazi di Disse e aggregati intra-sinusoidali di fibrina e globuli rossi. Il quarto caso mostrava aggregati di fibrina diffusi negli spazi di Disse dilatati e microtrombi nel lume sinusoidale. Nei 3 casi fatali è stato possibile evidenziare una serie di lesioni suggestive per un fenotipo protrombotico indotto dall’infezione Sars-CoV-2. CONCLUSIONI: Nel danno epatico COVID-19 correlato, è stato osservato un ampio spettro di alterazioni patologiche. Le caratteristiche maggiormente peculiari sono rappresentate dai cambiamenti intra-sinusoidali, inclusa la dilatazione dei sinusoidi e dalla sinusoidite trombotica con deposizione diffusa di fibrina intra-sinusoidale, in un quadro di lieve infiammazione. Questi risultati suggeriscono che la sinusoidite trombotica seguita dalla coagulazione intravascolare (intra-sinusoidale) locale potrebbe rappresentare il segno cardine del danno epatico correlato a SARS-CoV-2. 1Fanni D, Cerrone G, Saba L, Demontis R, et al; Thrombotic sinusoiditis and local diffuse intrasinusoidal coagulation in the liver of subjects affected by COVID-19: the evidence from histology and scanning electron microscopy. Eur Rev Med Pharmacol Sci. 2021 Oct;25(19):5904-5912. doi: 10.26355/eurrev_202110_26866
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/338055
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact