ntroduzione: Tra le infezioni a carico delle protesi mediche, la perimplantite rappresenta una delle malattie ad alta incidenza nei paesi industrializzati. Raffigura una patologia ad eziologia infettivo-infiammatoria che coinvolge i tessuti circondanti gli impianti dentali con progressiva perdita ossea intorno alla struttura protesica. Eventi ripetuti di disbiosi orale possono favorire il passaggio di microrganismi nei siti dentali e implantari. Il processo infatti è dovuto ad un’infezione polimicrobica causata da batteri anaerobi e microaerofili con notevole attività proteasica. Lo scopo principale di questo lavoro è stato quello di verificare gli effetti clinici e microbiologici di un formulato a base del probiotico S. salivarius su 12 pazienti con perimplantite confermata1,2. Materiali e metodi Sono stati arruolati in questo studio 12 pazienti affetti da perimplantite, selezionati secondo i criteri indicati da Pilloni et al.,20213 In tutti i soggetti, in unione alla terapia non chirurgica, è stato somministrato per tre mesi un formulato a base di S. salivarius K12 (Bactoblis® 1 volta/die). Sono stati eseguiti, tramite cono di carta, prelievi orali da tasca sottogengivale in prossimità del dente con tasca > 4 mm e dell’impianto contiguo affetto da perimplantite. Dopo estrazione del DNA tramite metodo molecolare (real time qPCR) sono stati rilevati e quantificati i genomi di: Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, Treponema denticola, Fusobacterium nucleatum. I dati quantitativi microbiologici sono stati espressi come % sui genomi batterici totali del prelievo4; dati confrontati poi con la profondità di tasca e con la concentrazione dei composti solforati volatili (VSC)5. Risultati e Discussione Per lo stesso paziente, il titolo% di ciascun patogeno parodontale risultava a T0 statisticamente identico tra il solco gengivale dell’impianto e del corrispettivo dente infetto, suggerendo la stessa microflora tra dente e impianto. Dopo un follow-up di 3 mesi, è stata rilevata una flessione della profondità di tasca con una variazione negativa tra il 10% e il 50%. I dati microbiologici indicavano una riduzione nel titolo dei patogeni, evidente per T. forsythia dal 7.9 % a T0 e 0% a fine follow-up. Tra i VSC orali, i pazienti presentavano una riduzione significativa per il dimetil solfuro (CH3)2S da 9 a 0 ppb.2 Conclusioni Lo studio suggerisce un miglioramento generale dei parametri clinici, microbiologici e dello stato di disbiosi orale nei pazienti con perimplantite e, nel frattempo incoraggia altre indagini in una coorte più ampia di soggetti mediante approccio metagenomico. Bibliografia 1. Vacca et al., Pathogens. 2020;9 (12):1069. doi: 10.3390/pathogens9121069 2. Alok et al., Adv Biomed Res. 2017 ;6:31. doi: 10.4103/2277-9175.192625. 3. Pilloni et al., Antibiotics (Basel). 2021;10(8):924. doi: 10.3390/antibiotics10080924. 4. Orrù et al., BMC Infect Dis. 2006; 6:98. doi: 10.1186/1471-2334-6-98 5. Ye W et al., J Breath Res. 2019;14(1):016005. doi: 10.1088/1752-7163/ab47b4.

Batterioterapia nella gestione della Perimplantite, Studio preliminare clinico-molecolare

Sara Fais
Secondo
Conceptualization
;
Giulia Margiani
Validation
;
Cinzia Casu;Alessandra Scano
Penultimo
Conceptualization
;
Germano Orrù
Ultimo
Conceptualization
2022-01-01

Abstract

ntroduzione: Tra le infezioni a carico delle protesi mediche, la perimplantite rappresenta una delle malattie ad alta incidenza nei paesi industrializzati. Raffigura una patologia ad eziologia infettivo-infiammatoria che coinvolge i tessuti circondanti gli impianti dentali con progressiva perdita ossea intorno alla struttura protesica. Eventi ripetuti di disbiosi orale possono favorire il passaggio di microrganismi nei siti dentali e implantari. Il processo infatti è dovuto ad un’infezione polimicrobica causata da batteri anaerobi e microaerofili con notevole attività proteasica. Lo scopo principale di questo lavoro è stato quello di verificare gli effetti clinici e microbiologici di un formulato a base del probiotico S. salivarius su 12 pazienti con perimplantite confermata1,2. Materiali e metodi Sono stati arruolati in questo studio 12 pazienti affetti da perimplantite, selezionati secondo i criteri indicati da Pilloni et al.,20213 In tutti i soggetti, in unione alla terapia non chirurgica, è stato somministrato per tre mesi un formulato a base di S. salivarius K12 (Bactoblis® 1 volta/die). Sono stati eseguiti, tramite cono di carta, prelievi orali da tasca sottogengivale in prossimità del dente con tasca > 4 mm e dell’impianto contiguo affetto da perimplantite. Dopo estrazione del DNA tramite metodo molecolare (real time qPCR) sono stati rilevati e quantificati i genomi di: Porphyromonas gingivalis, Tannerella forsythia, Treponema denticola, Fusobacterium nucleatum. I dati quantitativi microbiologici sono stati espressi come % sui genomi batterici totali del prelievo4; dati confrontati poi con la profondità di tasca e con la concentrazione dei composti solforati volatili (VSC)5. Risultati e Discussione Per lo stesso paziente, il titolo% di ciascun patogeno parodontale risultava a T0 statisticamente identico tra il solco gengivale dell’impianto e del corrispettivo dente infetto, suggerendo la stessa microflora tra dente e impianto. Dopo un follow-up di 3 mesi, è stata rilevata una flessione della profondità di tasca con una variazione negativa tra il 10% e il 50%. I dati microbiologici indicavano una riduzione nel titolo dei patogeni, evidente per T. forsythia dal 7.9 % a T0 e 0% a fine follow-up. Tra i VSC orali, i pazienti presentavano una riduzione significativa per il dimetil solfuro (CH3)2S da 9 a 0 ppb.2 Conclusioni Lo studio suggerisce un miglioramento generale dei parametri clinici, microbiologici e dello stato di disbiosi orale nei pazienti con perimplantite e, nel frattempo incoraggia altre indagini in una coorte più ampia di soggetti mediante approccio metagenomico. Bibliografia 1. Vacca et al., Pathogens. 2020;9 (12):1069. doi: 10.3390/pathogens9121069 2. Alok et al., Adv Biomed Res. 2017 ;6:31. doi: 10.4103/2277-9175.192625. 3. Pilloni et al., Antibiotics (Basel). 2021;10(8):924. doi: 10.3390/antibiotics10080924. 4. Orrù et al., BMC Infect Dis. 2006; 6:98. doi: 10.1186/1471-2334-6-98 5. Ye W et al., J Breath Res. 2019;14(1):016005. doi: 10.1088/1752-7163/ab47b4.
2022
Batterioterapia, perimplantite, probiotici
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/340771
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