La ricerca si inquadra all'interno del progetto di ricerca del DICAAR sui Paesaggi Rurali della Sardegna e riguarda un'opera di costruzione di conoscenza dei caratteri tipologici e delle tecniche costruttive di una rete di micro architetture a servizio dell'agro e nuove strategie di rigenerazione. La rete dei mulini del Montiferru sovrintende una maglia territoriale di presidio dell'agro che controlla l'estremo margine settentrionale del Campidano, la più estesa pianura dell'isola, costruendo un sistema storico di architettura industriale pre-moderna che lavora sulle tecniche di gestione dell'acqua. La captazione dell'acqua a monte, la conservazione e l'utilizzo per muovere le macine dei mulini e, infine, la ridistribuzione a valle per irrigare gli orti, costituiscono un modello di economia circolare della tradizione in cui architettura della produzione e rete idrica rappresentano gli elementi costituitivi. I mulini hanno cessato il loro utilizzo negli anni '60 e sono oggi in condizioni di forte degrado e abbandono o riconvertiti in edifici per il rimessaggio degli attrezzi agricoli. Comprendere le strutture storiche, tecniche costruttive e le loro trasformazioni rappresenta un'occasione per controllare il processo di conservazione e valorizzazione di episodi di un patrimonio di archeologia minore del paesaggio rurale.
Macchine di fiume. La rete storica dei mulini nel paesaggio produttivo del Monti Ferru
Francesco Marras
2022-01-01
Abstract
La ricerca si inquadra all'interno del progetto di ricerca del DICAAR sui Paesaggi Rurali della Sardegna e riguarda un'opera di costruzione di conoscenza dei caratteri tipologici e delle tecniche costruttive di una rete di micro architetture a servizio dell'agro e nuove strategie di rigenerazione. La rete dei mulini del Montiferru sovrintende una maglia territoriale di presidio dell'agro che controlla l'estremo margine settentrionale del Campidano, la più estesa pianura dell'isola, costruendo un sistema storico di architettura industriale pre-moderna che lavora sulle tecniche di gestione dell'acqua. La captazione dell'acqua a monte, la conservazione e l'utilizzo per muovere le macine dei mulini e, infine, la ridistribuzione a valle per irrigare gli orti, costituiscono un modello di economia circolare della tradizione in cui architettura della produzione e rete idrica rappresentano gli elementi costituitivi. I mulini hanno cessato il loro utilizzo negli anni '60 e sono oggi in condizioni di forte degrado e abbandono o riconvertiti in edifici per il rimessaggio degli attrezzi agricoli. Comprendere le strutture storiche, tecniche costruttive e le loro trasformazioni rappresenta un'occasione per controllare il processo di conservazione e valorizzazione di episodi di un patrimonio di archeologia minore del paesaggio rurale.File | Dimensione | Formato | |
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