Il tema della Valutazione ambientale strategica (VAS) contestualmente alle problematiche connesse al recepimento della Direttiva 2001/42/CE, fanno da sfondo all’adeguamento dei Piani urbanistici provinciali e comunali al Piano paesaggistico regionale della Sardegna. Gli aspetti di maggior criticità e interesse emergono in merito ai rapporti, deboli e talvolta confliggenti, tra la dimensione settoriale e quella paesaggistica della pianificazione territoriale. Tale dualismo emerge vistosamente anche nelle pratiche legate alla VAS di piani e programmi; infatti, sebbene i presupposti di matrice politica e tecnica sembrino unanimemente convergere sulla necessità che i processi di trasformazione territoriale siano investiti dal consenso sociale delle comunità insediate nei territori, attitudini orientate a garantire inclusività e cooperazione proprie della valutazione strategica non sembrano trovare riscontri oggettivamente validi nei processi decisionali in atto. La situazione rappresentata nel caso di studio richiama con forza l’urgenza di una riforma urbanistica che inciderebbe positivamente nella valutazione degli effetti del piano sul paesaggio e, in particolare, significherebbe sopperire alla vetustà del tradizionale approccio dualistico tra i metodi dell’urbanistica e quelli propri della pianificazione paesaggistica. Ciò porterebbe ad unità due momenti forzatamente disgiunti della gestione del territorio mitigando le criticità proprie della fase di adeguamento normativo in corso.
La Valutazione ambientale strategica nell’adeguamento dei Piani urbanistici comunali al Piano paesaggistico regionale della Sardegna
Sebastiano Curreli
;Federica Isola;Cheti Pira
2010-01-01
Abstract
Il tema della Valutazione ambientale strategica (VAS) contestualmente alle problematiche connesse al recepimento della Direttiva 2001/42/CE, fanno da sfondo all’adeguamento dei Piani urbanistici provinciali e comunali al Piano paesaggistico regionale della Sardegna. Gli aspetti di maggior criticità e interesse emergono in merito ai rapporti, deboli e talvolta confliggenti, tra la dimensione settoriale e quella paesaggistica della pianificazione territoriale. Tale dualismo emerge vistosamente anche nelle pratiche legate alla VAS di piani e programmi; infatti, sebbene i presupposti di matrice politica e tecnica sembrino unanimemente convergere sulla necessità che i processi di trasformazione territoriale siano investiti dal consenso sociale delle comunità insediate nei territori, attitudini orientate a garantire inclusività e cooperazione proprie della valutazione strategica non sembrano trovare riscontri oggettivamente validi nei processi decisionali in atto. La situazione rappresentata nel caso di studio richiama con forza l’urgenza di una riforma urbanistica che inciderebbe positivamente nella valutazione degli effetti del piano sul paesaggio e, in particolare, significherebbe sopperire alla vetustà del tradizionale approccio dualistico tra i metodi dell’urbanistica e quelli propri della pianificazione paesaggistica. Ciò porterebbe ad unità due momenti forzatamente disgiunti della gestione del territorio mitigando le criticità proprie della fase di adeguamento normativo in corso.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Atti INPUT 2010.pdf
Solo gestori archivio
Dimensione
1.28 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.28 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.