Il caso qui osservato è quello di una comunità situata in una regione storica e geografica della Sardegna, la Marmilla nella provincia di Orista- no: per intenderci, lì dove si trova il noto complesso nuragico di Barumi- ni, unico sito Unesco Patrimonio dell’Umanità dell’isola, dove svetta an- che il Monte Arci, con il suo Parco e il Museo dell’Ossidiana (la cui lavo- razione rimonta alle prime fasi della colonizzazione neolitica della Sarde- gna), e dove, per dirla tutta, si può visitare il paese natale di Antonio Gramsci: Ales. Si tratta più in particolare dell’Unione dei comuni del Par- te Montis, composta da 6 piccolissimi comuni del centro dell’isola. Gli abitanti del Parte Montis messi tutti insieme non superano le 7.000 ani- me: l’agglomerazione più grande, Mogoro (che accoglie dal 1961 la Fiera dell’artigianato artistico e del tappeto della Sardegna, nota anche per le sue cantine e sede, fra l’altro, del Bìfoto-Festival di fotografia in Sarde- gna, nato nel 2011), conta appena più di 4.000 residenti; quelle più picco- le, come Pompu e Siris, non superano i 250.

Il telaio e la trama. Reti di comunità ed azione territoriale in Sardegna

Cattedra R
2021-01-01

Abstract

Il caso qui osservato è quello di una comunità situata in una regione storica e geografica della Sardegna, la Marmilla nella provincia di Orista- no: per intenderci, lì dove si trova il noto complesso nuragico di Barumi- ni, unico sito Unesco Patrimonio dell’Umanità dell’isola, dove svetta an- che il Monte Arci, con il suo Parco e il Museo dell’Ossidiana (la cui lavo- razione rimonta alle prime fasi della colonizzazione neolitica della Sarde- gna), e dove, per dirla tutta, si può visitare il paese natale di Antonio Gramsci: Ales. Si tratta più in particolare dell’Unione dei comuni del Par- te Montis, composta da 6 piccolissimi comuni del centro dell’isola. Gli abitanti del Parte Montis messi tutti insieme non superano le 7.000 ani- me: l’agglomerazione più grande, Mogoro (che accoglie dal 1961 la Fiera dell’artigianato artistico e del tappeto della Sardegna, nota anche per le sue cantine e sede, fra l’altro, del Bìfoto-Festival di fotografia in Sarde- gna, nato nel 2011), conta appena più di 4.000 residenti; quelle più picco- le, come Pompu e Siris, non superano i 250.
2021
sviluppo locale, Sardegna, territorio interno
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/357338
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