La portata “rivoluzionaria” dell’uomo e dello scienziato Alexander von Humboldt e della sua opera, capace di raccogliere l’eredità dei viaggiatori e degli scienziati di tempi precedenti e, al contempo, di sovvertirla in una nuova scrittura scientifica e, in senso ampio, politica, viene qui indagata relativamente al suo retaggio letterario, scientifico e politico. Lo scienziato prussiano, attraverso la sua intensa attività e altrettanto intensa scrittura, ha dato vita a una tradizione alla quale a lungo si sono ispirati scrittori e viaggiatori di lingua tedesca che, nella seconda metà dell’Ottocento, si cimentano in una serie di spedizioni esplorative, soprattutto rivolte al continente africano. Mossi dalla medesima sete di scoperta e di conoscenza del loro maestro, ma anche dall’ambizione di ottenere fama e riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale, autori come Georg Schweinfurth (1836-1925) finiscono con l’inserirsi in una realtà – quella della seconda metà del secolo – ormai profondamente mutata e che, con la fondazione del Deutsches Reich, è dominata da ambizioni di natura coloniale, in netto contrasto con i nobili e critici ideali dell’illustre modello. La controversa eredità humboldtiana, alla quale scienziati ed esploratori ottocenteschi si appellano, è qui indagata alla luce di un’affermazione di potere di natura imperialista, alla quale proprio Humboldt si era sempre chiaramente opposto.

La prosa poetica di Alexander von Humboldt e il suo retaggio letterario, scientifico e politico

V. Serra
2023-01-01

Abstract

La portata “rivoluzionaria” dell’uomo e dello scienziato Alexander von Humboldt e della sua opera, capace di raccogliere l’eredità dei viaggiatori e degli scienziati di tempi precedenti e, al contempo, di sovvertirla in una nuova scrittura scientifica e, in senso ampio, politica, viene qui indagata relativamente al suo retaggio letterario, scientifico e politico. Lo scienziato prussiano, attraverso la sua intensa attività e altrettanto intensa scrittura, ha dato vita a una tradizione alla quale a lungo si sono ispirati scrittori e viaggiatori di lingua tedesca che, nella seconda metà dell’Ottocento, si cimentano in una serie di spedizioni esplorative, soprattutto rivolte al continente africano. Mossi dalla medesima sete di scoperta e di conoscenza del loro maestro, ma anche dall’ambizione di ottenere fama e riconoscimento da parte della comunità scientifica internazionale, autori come Georg Schweinfurth (1836-1925) finiscono con l’inserirsi in una realtà – quella della seconda metà del secolo – ormai profondamente mutata e che, con la fondazione del Deutsches Reich, è dominata da ambizioni di natura coloniale, in netto contrasto con i nobili e critici ideali dell’illustre modello. La controversa eredità humboldtiana, alla quale scienziati ed esploratori ottocenteschi si appellano, è qui indagata alla luce di un’affermazione di potere di natura imperialista, alla quale proprio Humboldt si era sempre chiaramente opposto.
2023
978-88-3312-087-4
Alexander von Humboldt; Georg Schweinfurth; Odeporica; Colonialismo; Deutsches Reich
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