La spirale che fa scattare la manifestazione di sentimenti come l’ammirazione, l’invidia, la gelosia, la rivalità verso il prossimo è il risultato di un presupposto fondamenta- le: l’uomo desidera e il suo desiderio è mimetico. Molti settori della ricerca recente hanno dimostrato la fecondità e la lungimiranza delle intuizioni di René Girard, applicando la teoria fondamentale del desiderio mimetico a molteplici ambiti di studio. Il pensiero girardiano, nella sua illustre propensione all’eterogeneità interpretativa e alla colonizzazione multidisciplinare, offre l’occasione di esplorare un ambito che non sembra essere stato ancora approfondito dal punto di vista mimetico: quello geografico. La teoria filosofico-antropologica applicata all’ambito geografico, favorisce l’elaborazione di differenti spunti di riflessione che riguardano i comportamenti e le manifestazioni emotive (conflitto, competizione e rivalità in primis) che costruiscono lo spazio; palcoscenico e oggetto di contesa tra gruppi sociali. L’articolo che ne segue avanza una lettura urbana innovativa che, partendo dalla condizione umana, ha lo scopo di valutare le possibili conseguenze positive del comportamento mimetico sui contrasti dilanianti per il possesso dello spazio. Una diagnosi approfondita, sulla genesi dei luoghi, che promette pensieri fecondi su questioni che riguardano la diffusione di soluzioni più democratiche, condivise e pacificanti.
Il pensiero di René Girard e la sua applicazione alla produzione dello spazio
Emanuel Muroni
2018-01-01
Abstract
La spirale che fa scattare la manifestazione di sentimenti come l’ammirazione, l’invidia, la gelosia, la rivalità verso il prossimo è il risultato di un presupposto fondamenta- le: l’uomo desidera e il suo desiderio è mimetico. Molti settori della ricerca recente hanno dimostrato la fecondità e la lungimiranza delle intuizioni di René Girard, applicando la teoria fondamentale del desiderio mimetico a molteplici ambiti di studio. Il pensiero girardiano, nella sua illustre propensione all’eterogeneità interpretativa e alla colonizzazione multidisciplinare, offre l’occasione di esplorare un ambito che non sembra essere stato ancora approfondito dal punto di vista mimetico: quello geografico. La teoria filosofico-antropologica applicata all’ambito geografico, favorisce l’elaborazione di differenti spunti di riflessione che riguardano i comportamenti e le manifestazioni emotive (conflitto, competizione e rivalità in primis) che costruiscono lo spazio; palcoscenico e oggetto di contesa tra gruppi sociali. L’articolo che ne segue avanza una lettura urbana innovativa che, partendo dalla condizione umana, ha lo scopo di valutare le possibili conseguenze positive del comportamento mimetico sui contrasti dilanianti per il possesso dello spazio. Una diagnosi approfondita, sulla genesi dei luoghi, che promette pensieri fecondi su questioni che riguardano la diffusione di soluzioni più democratiche, condivise e pacificanti.File | Dimensione | Formato | |
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