Attraverso la lettura delle attuali conformazioni urbane, è possibile comprendere quale sia l'influenza delle eredità culturali materiali conservate nelle città, in termini di fruizione, valorizzazione e impatto sociale. Un aspetto di fondamentale importanza per la storia degli studi sul Medioevo in Sardegna, che ha visto soprattutto negli ultimi decenni un rinnovato interesse, riguarda l’analisi delle modificazioni avvenute nel periodo in cui l’isola diveniva un dominio della Corona d’Aragona (XIV-XV secolo). Se da un lato può dirsi esaustivo il profilo storico tracciato sulle fonti scritte che riguardano la Sardegna catalano-aragonese, sono ancora carenti di uno studio approfondito le testimonianze materiali rinvenute. Uno dei casi di maggior rilievo è, per esempio, un sito archeologico rinvenuto nella primavera del 2014 nell’area orientale della città di Cagliari, sul Colle di Bonaria. Qui, le fonti scritte attestano la presenza, fin dal 1324, di un primo insediamento dei catalano-aragonesi in Sardegna noto come Castel de Bon Ayre, da cui si mosse la conquista dell’isola da parte di Alfonso il Benigno contro i pisani e che rappresenta il primo centro del potere del Regnum Sardiniae et Corsicae. L’importanza di questo sito può essere letta in rapporto ad altri ‘frammenti’ di storia materiale invenuti a Cagliari e in Sardegna, relativamente al rapporto con l’attuale tessuto urbanistico e sociale in cui sono inseriti, alla luce dei concetti di eredità culturale e comunità di patrimonio.

L’eredità culturale nei rapporti tra tessuto urbano e sociale contemporanei e patrimonio archeologico: il caso della ‘capitale medievale scomparsa’ all’origine del Regnum Sardiniae et Corsicae (XIV-XV secolo)

Antonio Giorri
2021-01-01

Abstract

Attraverso la lettura delle attuali conformazioni urbane, è possibile comprendere quale sia l'influenza delle eredità culturali materiali conservate nelle città, in termini di fruizione, valorizzazione e impatto sociale. Un aspetto di fondamentale importanza per la storia degli studi sul Medioevo in Sardegna, che ha visto soprattutto negli ultimi decenni un rinnovato interesse, riguarda l’analisi delle modificazioni avvenute nel periodo in cui l’isola diveniva un dominio della Corona d’Aragona (XIV-XV secolo). Se da un lato può dirsi esaustivo il profilo storico tracciato sulle fonti scritte che riguardano la Sardegna catalano-aragonese, sono ancora carenti di uno studio approfondito le testimonianze materiali rinvenute. Uno dei casi di maggior rilievo è, per esempio, un sito archeologico rinvenuto nella primavera del 2014 nell’area orientale della città di Cagliari, sul Colle di Bonaria. Qui, le fonti scritte attestano la presenza, fin dal 1324, di un primo insediamento dei catalano-aragonesi in Sardegna noto come Castel de Bon Ayre, da cui si mosse la conquista dell’isola da parte di Alfonso il Benigno contro i pisani e che rappresenta il primo centro del potere del Regnum Sardiniae et Corsicae. L’importanza di questo sito può essere letta in rapporto ad altri ‘frammenti’ di storia materiale invenuti a Cagliari e in Sardegna, relativamente al rapporto con l’attuale tessuto urbanistico e sociale in cui sono inseriti, alla luce dei concetti di eredità culturale e comunità di patrimonio.
2021
979-12-5968-187-4
Sardegna medievale, Corona d’Aragona, comunità di patrimonio, eredità culturale, valorizzazione
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/381045
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact