Earth and fibers mixed together have been main materials used to build all over the world for millennia. Wheat and rice straw, marsh reeds, rice husks, but also kenaf, coconut fiber, typha, are some of the fibers found in the most ancient archaeological sites in the different continents. It is evident that already in ancient times the mixture of the two materials found the right balance for the construction of building elements and mortars with which resistant and comfortable buildings were manufactured. The addition of fibers to earth allows the achievement of fundamental objectives: it can make the construction elements mechanically more resistant, or more elastic, and therefore limit the damage caused to buildings by seismic events even of high intensity, reduces the phenomena of superficial cracking in thin layers (plasters and mortars) and in masonry blocks (adobe), facilitates the manufacture of building elements with predominantly clayey and silty soils otherwise difficult to work. Finally, a mixture of earth rich in fibers significantly increases the thermal insulation capacity of buildings, as testified by countless historic buildings still in excellent condition. This last aspect relating to the questions related to thermal insulation is at the center of a research that for several years has been coordinated by DICAAR in order to deepen the study of earth-fiber mixtures for the production of infill and insulating elements, with simultaneous attention. towards natural and sustainable construction, the circular economy, and aimed at a limited energy consumption.

Terra e fibre mescolati insieme sono stati per millenni protagonisti dell’architettura di tutto il mondo. Paglia di grano e di riso, canne palustri, pula di riso, ma anche kenaf, fibra di cocco, typha, sono alcune tra le fibre ritrovate nei siti archeologici più antichi nei diversi continenti. È evidente che già nell’antichità la miscela dei due materiali ha trovato il giusto equilibrio per la realizzazione di elementi costruttivi e malte con cui sono stati fabbricati edifici resistenti e confortevoli. L’aggiunta delle fibre alla terra consente infatti il raggiungimento di obiettivi fondamentali per la realiz zazione di buoni edifici: consente la fabbricazione di elementi resistenti con terre prevalentemente argillose e limose altrimenti di difficile lavorazione (massoni), può rendere gli elementi costruttivi più elastici e dunque limitare i danni causati agli edifici da eventi sismici anche di intensità elevata, riduce i fenomeni di fessurazione superficiale in strati sottili (intonaci e malte) e nei blocchi per muratura (adobe). Infine, ma non meno importante, una miscela di terra ricca di fibre vegetali aumenta sensibilmente la capacità di isolamento termico degli edifici. Ne sono testimoni gli innumerevoli edifici storici ancora in ottime condizioni realizzati in terra e fibre (prevalentemente, ma non solo, con la tecnica del Fachwerk) nell’Europa centrale e settentrionale, ed anche quelli di nuova costruzione, oramai sempre più frequenti nei Paesi industrializzati. Proprio quest’ultimo aspetto relativo alle questioni legate all’isolamento termico è al centro di una ricerca che da diversi anni è coordinata dal DICAAR al fine approfondire lo studio delle miscele terra-fibra per la produzione di elementi di tamponamento e isolanti, con attenzione simultanea verso l’edilizia naturale e sostenibile, l’economia circolare, e mirata ad un limitato consumo energetico.

Terra cruda e fibre vegetali: un sodalizio antico per la contemporaneità

MARIA MADDALENA ACHENZA;AMANDA RIVERA VIDAL
2023-01-01

Abstract

Earth and fibers mixed together have been main materials used to build all over the world for millennia. Wheat and rice straw, marsh reeds, rice husks, but also kenaf, coconut fiber, typha, are some of the fibers found in the most ancient archaeological sites in the different continents. It is evident that already in ancient times the mixture of the two materials found the right balance for the construction of building elements and mortars with which resistant and comfortable buildings were manufactured. The addition of fibers to earth allows the achievement of fundamental objectives: it can make the construction elements mechanically more resistant, or more elastic, and therefore limit the damage caused to buildings by seismic events even of high intensity, reduces the phenomena of superficial cracking in thin layers (plasters and mortars) and in masonry blocks (adobe), facilitates the manufacture of building elements with predominantly clayey and silty soils otherwise difficult to work. Finally, a mixture of earth rich in fibers significantly increases the thermal insulation capacity of buildings, as testified by countless historic buildings still in excellent condition. This last aspect relating to the questions related to thermal insulation is at the center of a research that for several years has been coordinated by DICAAR in order to deepen the study of earth-fiber mixtures for the production of infill and insulating elements, with simultaneous attention. towards natural and sustainable construction, the circular economy, and aimed at a limited energy consumption.
2023
978-88-5491-400-1
Terra e fibre mescolati insieme sono stati per millenni protagonisti dell’architettura di tutto il mondo. Paglia di grano e di riso, canne palustri, pula di riso, ma anche kenaf, fibra di cocco, typha, sono alcune tra le fibre ritrovate nei siti archeologici più antichi nei diversi continenti. È evidente che già nell’antichità la miscela dei due materiali ha trovato il giusto equilibrio per la realizzazione di elementi costruttivi e malte con cui sono stati fabbricati edifici resistenti e confortevoli. L’aggiunta delle fibre alla terra consente infatti il raggiungimento di obiettivi fondamentali per la realiz zazione di buoni edifici: consente la fabbricazione di elementi resistenti con terre prevalentemente argillose e limose altrimenti di difficile lavorazione (massoni), può rendere gli elementi costruttivi più elastici e dunque limitare i danni causati agli edifici da eventi sismici anche di intensità elevata, riduce i fenomeni di fessurazione superficiale in strati sottili (intonaci e malte) e nei blocchi per muratura (adobe). Infine, ma non meno importante, una miscela di terra ricca di fibre vegetali aumenta sensibilmente la capacità di isolamento termico degli edifici. Ne sono testimoni gli innumerevoli edifici storici ancora in ottime condizioni realizzati in terra e fibre (prevalentemente, ma non solo, con la tecnica del Fachwerk) nell’Europa centrale e settentrionale, ed anche quelli di nuova costruzione, oramai sempre più frequenti nei Paesi industrializzati. Proprio quest’ultimo aspetto relativo alle questioni legate all’isolamento termico è al centro di una ricerca che da diversi anni è coordinata dal DICAAR al fine approfondire lo studio delle miscele terra-fibra per la produzione di elementi di tamponamento e isolanti, con attenzione simultanea verso l’edilizia naturale e sostenibile, l’economia circolare, e mirata ad un limitato consumo energetico.
Architecture; earth construction; fibers; para-seismic strategies; thermal insulation
Architettura; Terra cruda; fibre, strategie antisismiche; isolamento termico
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