Lo scrittore Andrej Platonov (1899-1951) si caratterizza per una prosa innervata di dense meditazioni filosofiche e per una forma che attinge alle tradizioni della fiaba e del mito, pur nel quadro di una poetica che si propone di riflettere sulla contemporaneità sovietica. Ispirato da filosofi originali come Nikolaj Fёdorov, Platonov indaga con toni altamente drammatici l’aspirazione dell’uomo alla felicità, psicologica e fisica. Partendo da una concezione ascetica della sessualità che segna i suoi esordi in un’ottica di sublimazione socialista, egli si interroga sul peso degli istinti carnali e sull’annullamento del sesso in nome di principi spirituali superiori, giungendo a scrivere che nell’uomo esiste un “imperialismo delle parti basse” che va castigato. Il racconto del 1937 "Il fiume Potudan’" è uno dei frutti più maturi di queste riflessioni. Il protagonista soffre di un’impotenza passeggera, ma devastante, dovuta a uno squilibrio tra forze fisiche ed energie mentali che nel suo corpo non vivono in armonia. Questa impossibilità ad unirsi in senso carnale alla moglie lo portano sull’orlo dell’annientamento. Nel saggio si analizzano le dinamiche con cui nel racconto in questione Platonov addiviene ad una parziale accettazione della sessualità e ad una nuova fase della sua visione artistica, che in parte smentisce l'ispirazione fёdoroviana.

Il fiume Potudan’ di Andrej Platonov: l’impotenza come momento di passaggio

Massimo Tria
2023-01-01

Abstract

Lo scrittore Andrej Platonov (1899-1951) si caratterizza per una prosa innervata di dense meditazioni filosofiche e per una forma che attinge alle tradizioni della fiaba e del mito, pur nel quadro di una poetica che si propone di riflettere sulla contemporaneità sovietica. Ispirato da filosofi originali come Nikolaj Fёdorov, Platonov indaga con toni altamente drammatici l’aspirazione dell’uomo alla felicità, psicologica e fisica. Partendo da una concezione ascetica della sessualità che segna i suoi esordi in un’ottica di sublimazione socialista, egli si interroga sul peso degli istinti carnali e sull’annullamento del sesso in nome di principi spirituali superiori, giungendo a scrivere che nell’uomo esiste un “imperialismo delle parti basse” che va castigato. Il racconto del 1937 "Il fiume Potudan’" è uno dei frutti più maturi di queste riflessioni. Il protagonista soffre di un’impotenza passeggera, ma devastante, dovuta a uno squilibrio tra forze fisiche ed energie mentali che nel suo corpo non vivono in armonia. Questa impossibilità ad unirsi in senso carnale alla moglie lo portano sull’orlo dell’annientamento. Nel saggio si analizzano le dinamiche con cui nel racconto in questione Platonov addiviene ad una parziale accettazione della sessualità e ad una nuova fase della sua visione artistica, che in parte smentisce l'ispirazione fёdoroviana.
2023
979-12-5496-060-8
Letteratura russa; Andrej Platonov; Impotenza
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Descrizione: Analisi del tema dell'impotenza in un racconto dello scrittore sovietico Andrej Platonov.
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