Il patrimonio culturale nei tempi odierni è argomento di ricerca: possiamo intenderlo come oggetto che fortifica la nostra identità ma anche come elemento fragile spesso bersaglio di cancellazione. Assieme a comportamenti responsabili, il linguaggio metaforico può farci paladini dei beni culturali e la comunicazione digitale contribuire alla sua diffusione. Quali metafore di ambito verbale e visivo, nella loro componente multimodale, possiamo utilizzare riguardo la promozione del patrimonio allo scopo di raggiungere un’audience consapevole di possibili fruitori? In uno storytelling del bene culturale a livello digitale potremmo, ad esempio, ricorrere agli usi immaginativi del linguaggio, a meccanismi metaforici di natura percettiva che stimolando l’immaginazione del fruitore orientano l’interesse. Pensiamo all’efficacia che, in termini di engagement, può avere un’espressione metaforica che invita gli utenti-visitatori a “sprigionare il potere di un museo” per mezzo di contributi testuali e audio-video vòlti ad arricchire l’esperienza della fruizione e a collaborare nello stesso tempo al processo di valorizzazione. L’arte di comunicare l’heritage è una sfida in corso d’opera che può far leva sulla proprietà della metafora di estendersi in uno storytelling che valorizza gli immaginari e rivitalizza il genius loci. Tutto ciò è possibile se il racconto diventa condivisione e contaminazione fra i linguaggi, e se il linguaggio stesso mediante le sue formulazioni imagistiche riesce a stabilire un sentimento di intimità linguistica tra chi propone un’immagine e chi la accoglie. A dimostrazione di quanto esposto, il contributo si propone di indagare gli usi figurali del linguaggio metaforico sui principali social media.

Gli usi figurali del linguaggio per la comunicazione del patrimonio culturale

Alice Guerrieri
2023-01-01

Abstract

Il patrimonio culturale nei tempi odierni è argomento di ricerca: possiamo intenderlo come oggetto che fortifica la nostra identità ma anche come elemento fragile spesso bersaglio di cancellazione. Assieme a comportamenti responsabili, il linguaggio metaforico può farci paladini dei beni culturali e la comunicazione digitale contribuire alla sua diffusione. Quali metafore di ambito verbale e visivo, nella loro componente multimodale, possiamo utilizzare riguardo la promozione del patrimonio allo scopo di raggiungere un’audience consapevole di possibili fruitori? In uno storytelling del bene culturale a livello digitale potremmo, ad esempio, ricorrere agli usi immaginativi del linguaggio, a meccanismi metaforici di natura percettiva che stimolando l’immaginazione del fruitore orientano l’interesse. Pensiamo all’efficacia che, in termini di engagement, può avere un’espressione metaforica che invita gli utenti-visitatori a “sprigionare il potere di un museo” per mezzo di contributi testuali e audio-video vòlti ad arricchire l’esperienza della fruizione e a collaborare nello stesso tempo al processo di valorizzazione. L’arte di comunicare l’heritage è una sfida in corso d’opera che può far leva sulla proprietà della metafora di estendersi in uno storytelling che valorizza gli immaginari e rivitalizza il genius loci. Tutto ciò è possibile se il racconto diventa condivisione e contaminazione fra i linguaggi, e se il linguaggio stesso mediante le sue formulazioni imagistiche riesce a stabilire un sentimento di intimità linguistica tra chi propone un’immagine e chi la accoglie. A dimostrazione di quanto esposto, il contributo si propone di indagare gli usi figurali del linguaggio metaforico sui principali social media.
2023
978-88-9295-841-8
Metafore artistiche; Linguaggio figurato; Multi-modalità; Digital Storytelling; Heritage
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