Negli stessi anni in cui la cultura del progetto in Italia ridiscute strumenti operativi e linguaggi per effetto del progressivo incremento degli insediamenti turistici costieri, in Sardegna si assiste all’“invenzione” della Costa Smeralda. Nata nel 1961 essa ha determinato, con riscontri spesso controversi, i modelli architettonici prevalenti dei litorali sardi. La sua genesi, ammantata da un’aura mitopoietica, si deve a un’operazione pionieristica che ha tra i suoi protagonisti l’architetto francese Jacques Couëlle. Ben prima del suo operato in Sardegna, la sua ricerca progettuale si distingue per eterodossia, sperimentalismo e radicalità poetica, tanto nelle intenzioni e nelle modalità prefigurative quanto nei riscontri formali e nella pratica costruttiva. I pochi episodi realizzati nell’isola assumono tuttavia un’importanza fondamentale, in primis poiché tra essi è il primo e più importante complesso ricettivo nella neonata Costa Smeralda; in secundis perché essi permettono l’interpretazione di un modello in seguito spesso travisato da un epigonismo poco colto e incline alla sua banalizzazione. Volta a comprendere il reale valore della pratica progettuale di Couëlle riguardo le forme dell’abitare costiero, la ricerca muove dall’ipotesi che il suo sguardo sia foriero di un’ermeneutica comunque positiva sul piano delle relazioni tra opera, componenti ambientali e atto dell’abitare. Tracciando una genealogia del percorso di ricerca dell’autore e, successivamente, circoscrivendo il quadro analitico-critico alle opere sarde, il contributo si focalizza sulla discussione dell’approccio, delle logiche figurative, delle analogie formali e linguistiche e ne isola i contenuti nella volontà di delinearne i caratteri peculiari. Ciò consente di individuare cause ed effetti delle derive che questi ultimi hanno subito, determinando una transizione in cui, pur qualificando l’opera di Couëlle come un’eredità controversa, essa si ritenga meritevole di nuovi approfondimenti.

Jacques Couëlle e l’architettura costiera sarda. Una controversa eredità tra radicalità ed epigonismo

Andrea Manca
Primo
2022-01-01

Abstract

Negli stessi anni in cui la cultura del progetto in Italia ridiscute strumenti operativi e linguaggi per effetto del progressivo incremento degli insediamenti turistici costieri, in Sardegna si assiste all’“invenzione” della Costa Smeralda. Nata nel 1961 essa ha determinato, con riscontri spesso controversi, i modelli architettonici prevalenti dei litorali sardi. La sua genesi, ammantata da un’aura mitopoietica, si deve a un’operazione pionieristica che ha tra i suoi protagonisti l’architetto francese Jacques Couëlle. Ben prima del suo operato in Sardegna, la sua ricerca progettuale si distingue per eterodossia, sperimentalismo e radicalità poetica, tanto nelle intenzioni e nelle modalità prefigurative quanto nei riscontri formali e nella pratica costruttiva. I pochi episodi realizzati nell’isola assumono tuttavia un’importanza fondamentale, in primis poiché tra essi è il primo e più importante complesso ricettivo nella neonata Costa Smeralda; in secundis perché essi permettono l’interpretazione di un modello in seguito spesso travisato da un epigonismo poco colto e incline alla sua banalizzazione. Volta a comprendere il reale valore della pratica progettuale di Couëlle riguardo le forme dell’abitare costiero, la ricerca muove dall’ipotesi che il suo sguardo sia foriero di un’ermeneutica comunque positiva sul piano delle relazioni tra opera, componenti ambientali e atto dell’abitare. Tracciando una genealogia del percorso di ricerca dell’autore e, successivamente, circoscrivendo il quadro analitico-critico alle opere sarde, il contributo si focalizza sulla discussione dell’approccio, delle logiche figurative, delle analogie formali e linguistiche e ne isola i contenuti nella volontà di delinearne i caratteri peculiari. Ciò consente di individuare cause ed effetti delle derive che questi ultimi hanno subito, determinando una transizione in cui, pur qualificando l’opera di Couëlle come un’eredità controversa, essa si ritenga meritevole di nuovi approfondimenti.
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