La ricerca, condotta nei tre anni di dottorato, analizza e contestualizza la storia della Provincia domenicana, nelle sue varie trasformazioni, limitatamente al territorio isolano nel periodo contemporaneo. La duratura partecipazione dell’Ordine alla vita quotidiana dell’isola, la cui origine può essere fatta risalire al XIII secolo e ancora oggi attiva, diviene un caso studio di particolare interesse. Un primo insediamento domenicano in Sardegna fu fondato a Cagliari a metà del XIII secolo. San Domenico fu l’unico convento sardo fino al XVI secolo, quando cominciarono a costituirsi altre dodici comunità. Con l’avvento del governo Savoia nel 1720, si contavano 9 realtà, diminuite poi progressivamente: 7 alla fine del secolo e 5 dopo il 1832. All’alba del XX secolo, a seguito delle leggi antiecclesiastiche ottocentesche, san Domenico di Cagliari tornò ad essere l’unico baluardo domenicano sull’isola. In seguito alla soppressione e alla chiusura canonica di molte comunità, la presenza dei predicatori si affievolì fortemente sul territorio isolano. Si perse gradualmente la memoria dei luoghi vissuti, gli edifici conventuali mutarono il loro uso e gli archivi intrapresero svariati percorsi dispersivi. La ricerca qua presentata propone uno strumento di censimento archivistico e ricostruzione storica in grado di far luce sulle vicende che caratterizzarono la presenza dei domenicani in Sardegna. Offrendo particolare centralità allo studio e all’analisi degli archivi curiali (generale e provinciali) si è cercato di caratterizzare le presenze, le assenze e le dispersioni dei complessi documentari domenicani inerenti la Sardegna. The three year PhD research analyses and contextualises the history of the Dominican Province, in its various transformations, limited to the island's territory in the contemporary period. The Order's enduring participation in the daily life of the island, whose origin can be traced back to the 13th century and is still active today, becomes a case study of particular interest. A first Dominican settlement in Sardinia was founded in Cagliari in the mid-13th century. San Domenico was the only Sardinian convent until the 16th century, when twelve other communities began to be established. With the advent of the Savoy government in 1720, there were 9 communities, which then gradually decreased: 7 at the end of the century and 5 after 1832. At the dawn of the 20th century, following the 19th- century anti-ecclesiastical laws, St Dominic of Cagliari once again became the only Dominican bastion on the island. Following the suppression and canonical closure of many communities, the presence of the preachers weakened considerably on the island. The memory of the places where they lived was gradually lost, the convent buildings changed their use and the archives took a variety of dispersed paths. The research presented here aims to propose an archive census and historical reconstruction tool capable of shedding light on the events that characterised the presence of the Dominicans in Sardinia. Offering particular centrality to the study and analysis of curial archives (general and provincial), an attempt has been made to characterise the presences, absences and dispersions of the Dominican documentary complexes concerning Sardinia.

La storia della provincia sarda dell’Ordine dei Predicatori tra Otto e Novecento: censimento delle soppressioni, dispersioni e presenze archivistiche

SERGI, LORENZO
2024-02-20

Abstract

La ricerca, condotta nei tre anni di dottorato, analizza e contestualizza la storia della Provincia domenicana, nelle sue varie trasformazioni, limitatamente al territorio isolano nel periodo contemporaneo. La duratura partecipazione dell’Ordine alla vita quotidiana dell’isola, la cui origine può essere fatta risalire al XIII secolo e ancora oggi attiva, diviene un caso studio di particolare interesse. Un primo insediamento domenicano in Sardegna fu fondato a Cagliari a metà del XIII secolo. San Domenico fu l’unico convento sardo fino al XVI secolo, quando cominciarono a costituirsi altre dodici comunità. Con l’avvento del governo Savoia nel 1720, si contavano 9 realtà, diminuite poi progressivamente: 7 alla fine del secolo e 5 dopo il 1832. All’alba del XX secolo, a seguito delle leggi antiecclesiastiche ottocentesche, san Domenico di Cagliari tornò ad essere l’unico baluardo domenicano sull’isola. In seguito alla soppressione e alla chiusura canonica di molte comunità, la presenza dei predicatori si affievolì fortemente sul territorio isolano. Si perse gradualmente la memoria dei luoghi vissuti, gli edifici conventuali mutarono il loro uso e gli archivi intrapresero svariati percorsi dispersivi. La ricerca qua presentata propone uno strumento di censimento archivistico e ricostruzione storica in grado di far luce sulle vicende che caratterizzarono la presenza dei domenicani in Sardegna. Offrendo particolare centralità allo studio e all’analisi degli archivi curiali (generale e provinciali) si è cercato di caratterizzare le presenze, le assenze e le dispersioni dei complessi documentari domenicani inerenti la Sardegna. The three year PhD research analyses and contextualises the history of the Dominican Province, in its various transformations, limited to the island's territory in the contemporary period. The Order's enduring participation in the daily life of the island, whose origin can be traced back to the 13th century and is still active today, becomes a case study of particular interest. A first Dominican settlement in Sardinia was founded in Cagliari in the mid-13th century. San Domenico was the only Sardinian convent until the 16th century, when twelve other communities began to be established. With the advent of the Savoy government in 1720, there were 9 communities, which then gradually decreased: 7 at the end of the century and 5 after 1832. At the dawn of the 20th century, following the 19th- century anti-ecclesiastical laws, St Dominic of Cagliari once again became the only Dominican bastion on the island. Following the suppression and canonical closure of many communities, the presence of the preachers weakened considerably on the island. The memory of the places where they lived was gradually lost, the convent buildings changed their use and the archives took a variety of dispersed paths. The research presented here aims to propose an archive census and historical reconstruction tool capable of shedding light on the events that characterised the presence of the Dominicans in Sardinia. Offering particular centrality to the study and analysis of curial archives (general and provincial), an attempt has been made to characterise the presences, absences and dispersions of the Dominican documentary complexes concerning Sardinia.
20-feb-2024
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/391383
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