I profondi mutamenti nella struttura demografica ed economica contribuiscono ad alimentare fenomeni di progressivo spopolamento di vaste aree del territorio italiano e ad acuire le diseguaglianze tra centri urbani e contesti periferici, su cui si focalizzano le politiche di coesione su scala europea e nazionale. In Italia lo status di “aree interna” è attribuito agli ambiti geografici con limitate opportunità di accesso ai diritti di cittadinanza e ai servizi essenziali da parte delle comunità, condizione che influisce sulla marginalità dei territori ma non consente di interpretare esaustivamente le dinamiche complesse di progressivo aumento dei divari civili in termini di reddito e benessere economico, di livelli di welfare, di dotazioni infrastrutturali, di opportunità sociali e occupazionali. L’approccio adottato per la mappatura delle aree interne restituisce il quadro dell’articolata geografia italiana delle aree urbane e periferiche ma, basandosi esclusivamente sul criterio di distanza dai poli di offerta dei servizi essenziali, non tiene conto delle molteplici condizioni di fragilità dei sistemi territoriali (demografica, sociale, economica, ambientale, infrastrutturale, insediativa e paesaggistica). Il contributo analizza il contesto regionale sardo, caratterizzato da condizioni di marginalità diffusa, bassa densità demografica e scarsa accessibilità territoriale, al fine di riflettere sui criteri di interpretazione delle fragilità e sull’efficacia delle politiche di contrasto allo spopolamento e di rilancio socioeconomico delle aree interne.
Dal riconoscimento delle marginalità alla costruzione di politiche condivise per le aree interne. Il territorio sardo tra “centri e periferie”
Anna Maria Colavitti;Alessio Floris;Sergio Serra
2024-01-01
Abstract
I profondi mutamenti nella struttura demografica ed economica contribuiscono ad alimentare fenomeni di progressivo spopolamento di vaste aree del territorio italiano e ad acuire le diseguaglianze tra centri urbani e contesti periferici, su cui si focalizzano le politiche di coesione su scala europea e nazionale. In Italia lo status di “aree interna” è attribuito agli ambiti geografici con limitate opportunità di accesso ai diritti di cittadinanza e ai servizi essenziali da parte delle comunità, condizione che influisce sulla marginalità dei territori ma non consente di interpretare esaustivamente le dinamiche complesse di progressivo aumento dei divari civili in termini di reddito e benessere economico, di livelli di welfare, di dotazioni infrastrutturali, di opportunità sociali e occupazionali. L’approccio adottato per la mappatura delle aree interne restituisce il quadro dell’articolata geografia italiana delle aree urbane e periferiche ma, basandosi esclusivamente sul criterio di distanza dai poli di offerta dei servizi essenziali, non tiene conto delle molteplici condizioni di fragilità dei sistemi territoriali (demografica, sociale, economica, ambientale, infrastrutturale, insediativa e paesaggistica). Il contributo analizza il contesto regionale sardo, caratterizzato da condizioni di marginalità diffusa, bassa densità demografica e scarsa accessibilità territoriale, al fine di riflettere sui criteri di interpretazione delle fragilità e sull’efficacia delle politiche di contrasto allo spopolamento e di rilancio socioeconomico delle aree interne.File | Dimensione | Formato | |
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