Le aree interne rappresentano un'ampia parte del territorio italiano, caratterizzata da una tendenza demografica negativa, dalla carenza di servizi essenziali e dalla notevole distanza dai principali centri di agglomerazione. Questa condizione è particolarmente diffusa in Sardegna, dove le aree interne, localizzate prevalentemente nella parte centrale e sud-orientale dell’isola, rappresentano circa il 70% dei comuni e ospitano oltre il 36% della popolazione regionale. In questa cornice, il contributo prende in esame il caso della regione storico-geografica dell’Ogliastra che, secondo la mappatura operata dall’amministrazione centrale, ricade interamente nella categoria delle aree ultraperiferiche, offrendo l’occasione per approfondire e fornire ulteriori interpretazioni delle dinamiche insediative e territoriali che coinvolgono i territori della bassa densità. Il territorio in esame costituisce un contesto rappresentativo del complesso equilibrio tra l’ambito costiero e l’entroterra, caratterizzato da uno sviluppo insediativo che ha favorito la polarizzazione delle attività economiche e la concentrazione della popolazione in prossimità della costa, determinando un progressivo e apparentemente inesorabile spopolamento dei centri montani, in cui tuttavia persiste una rilevante dotazione di risorse ambientali, storiche e culturali. La lettura degli elementi costitutivi dell'identità locale e delle invarianti ambientali e culturali mette in luce la possibilità di impostare processi di valorizzazione patrimoniale più equi e consapevoli, attraverso strategie di riequilibrio delle condizioni di contesto che integrino le componenti sociali ed economiche in un progetto di territorio condiviso

Strategie territoriali per la transizione ecologica e demografica delle aree interne. Il caso dell’Ogliastra in Sardegna

Anna Maria Colavitti;Alessio Floris;Sergio Serra
2024-01-01

Abstract

Le aree interne rappresentano un'ampia parte del territorio italiano, caratterizzata da una tendenza demografica negativa, dalla carenza di servizi essenziali e dalla notevole distanza dai principali centri di agglomerazione. Questa condizione è particolarmente diffusa in Sardegna, dove le aree interne, localizzate prevalentemente nella parte centrale e sud-orientale dell’isola, rappresentano circa il 70% dei comuni e ospitano oltre il 36% della popolazione regionale. In questa cornice, il contributo prende in esame il caso della regione storico-geografica dell’Ogliastra che, secondo la mappatura operata dall’amministrazione centrale, ricade interamente nella categoria delle aree ultraperiferiche, offrendo l’occasione per approfondire e fornire ulteriori interpretazioni delle dinamiche insediative e territoriali che coinvolgono i territori della bassa densità. Il territorio in esame costituisce un contesto rappresentativo del complesso equilibrio tra l’ambito costiero e l’entroterra, caratterizzato da uno sviluppo insediativo che ha favorito la polarizzazione delle attività economiche e la concentrazione della popolazione in prossimità della costa, determinando un progressivo e apparentemente inesorabile spopolamento dei centri montani, in cui tuttavia persiste una rilevante dotazione di risorse ambientali, storiche e culturali. La lettura degli elementi costitutivi dell'identità locale e delle invarianti ambientali e culturali mette in luce la possibilità di impostare processi di valorizzazione patrimoniale più equi e consapevoli, attraverso strategie di riequilibrio delle condizioni di contesto che integrino le componenti sociali ed economiche in un progetto di territorio condiviso
2024
978-88-99237-65-3
aree interne, polarizzazione insediativa, contrazione demografica
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Atti_XXV_Conferenza_SIU_Colavitti_Floris_Serra_b.pdf

accesso aperto

Dimensione 3.82 MB
Formato Adobe PDF
3.82 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/401604
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact