Il saggio ripercorre le modalità della scrittura dei cosiddetti semicolti, ossia persone alfabetizzate che non hanno raggiunto una piena competenza dello strumento linguistico, rimanendo fortemente collegati al dominio dell’oralità. Se ne individuano manifestazioni almeno dalla seconda metà del Cinquecento, più intensamente in alcune fasi della storia dell’italiano, quelle cioè connesse a più avvertite esigenze di stabilizzazione linguistica (Rinascimento ed epoca postunitaria) e segnate da allargamenti dell’alfabetizzazione ai ceti culturalmente attardati. Si sofferma poi su uno studio di caso inerente all'autobiografia popolare del siciliano Tommaso Bordonaro.
Semicolti che scrivono
Rita Fresu
Primo
2024-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre le modalità della scrittura dei cosiddetti semicolti, ossia persone alfabetizzate che non hanno raggiunto una piena competenza dello strumento linguistico, rimanendo fortemente collegati al dominio dell’oralità. Se ne individuano manifestazioni almeno dalla seconda metà del Cinquecento, più intensamente in alcune fasi della storia dell’italiano, quelle cioè connesse a più avvertite esigenze di stabilizzazione linguistica (Rinascimento ed epoca postunitaria) e segnate da allargamenti dell’alfabetizzazione ai ceti culturalmente attardati. Si sofferma poi su uno studio di caso inerente all'autobiografia popolare del siciliano Tommaso Bordonaro.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.