Attraverso l’analisi di testi prodotti da corsisti frequentanti I Percorsi AALI dei CPIA, il contributo offre uno sguardo privilegiato su questa realtà didattica e sulla formazione richiesta al corpo docente. In questa sede si è optato per un’analisi dei fenomeni tipici della dimensione diatopica. Si vedrà come anche gli apprendenti stranieri sono portatori inconsapevoli di aspetti delle varietà locali e di come questi incidano sui loro usi del parlato e dello scritto. Si evidenzierà la pervasività degli aspetti regionali e come questi possono influenzare lo sviluppo dell’interlingua. Il contributo si concentra sulle diverse interferenze frutto dell’esposizione alle forme più libere del parlato e in particolare all’influenza di italiani regionali e dialetti. Per quanto il corpus sia costituito esclusivamente da produzioni scritte, si è certi che i fenomeni analizzati caratterizzino anche gli usi parlati, i quali sono sicuramente meno controllati e maggiormente esposti alla regionalità intrinseca che caratterizza l’italiano parlato. Si seguiranno le modalità che dovrebbero essere impiegate dal docente. In fatti, un docente formato deve essere in grado di valutare debitamente o, quantomeno, aver consapevolezza delle possibili cause che “allontanano” le produzioni degli apprendenti dalla varietà standard, così da impiegare gli “errori” come uno strumento diagnostico per la pianificazione della didattica. Si metterà in luce come la formazione linguistica dei docenti sia imprescindibile per capire le diverse modalità secondo cui si manifesta la variazione linguistica e, conseguentemente, per la progettazione e realizzazione di interventi didattici di qualità.
L’insegnamento dell’italiano L2 nei CPIA: una lingua, molte lingue
Igor Deiana
2024-01-01
Abstract
Attraverso l’analisi di testi prodotti da corsisti frequentanti I Percorsi AALI dei CPIA, il contributo offre uno sguardo privilegiato su questa realtà didattica e sulla formazione richiesta al corpo docente. In questa sede si è optato per un’analisi dei fenomeni tipici della dimensione diatopica. Si vedrà come anche gli apprendenti stranieri sono portatori inconsapevoli di aspetti delle varietà locali e di come questi incidano sui loro usi del parlato e dello scritto. Si evidenzierà la pervasività degli aspetti regionali e come questi possono influenzare lo sviluppo dell’interlingua. Il contributo si concentra sulle diverse interferenze frutto dell’esposizione alle forme più libere del parlato e in particolare all’influenza di italiani regionali e dialetti. Per quanto il corpus sia costituito esclusivamente da produzioni scritte, si è certi che i fenomeni analizzati caratterizzino anche gli usi parlati, i quali sono sicuramente meno controllati e maggiormente esposti alla regionalità intrinseca che caratterizza l’italiano parlato. Si seguiranno le modalità che dovrebbero essere impiegate dal docente. In fatti, un docente formato deve essere in grado di valutare debitamente o, quantomeno, aver consapevolezza delle possibili cause che “allontanano” le produzioni degli apprendenti dalla varietà standard, così da impiegare gli “errori” come uno strumento diagnostico per la pianificazione della didattica. Si metterà in luce come la formazione linguistica dei docenti sia imprescindibile per capire le diverse modalità secondo cui si manifesta la variazione linguistica e, conseguentemente, per la progettazione e realizzazione di interventi didattici di qualità.File | Dimensione | Formato | |
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