Il sistema urbano è l’espressione della profonda e imprescindibile relazione che intercorre tra spazi e collettività, urbs e civitas e gli spazi pubblici, “luoghi elettivi del vivere associato", ne rappresentano l’espressione più piena. Negli ultimi decenni allo spazio pub- blico è stato attribuito, per una molteplicità di ragioni, un ruolo sempre più marginale e de- bole, riducendo il suo carattere di democrazia e di libertà di azione e di espressione. Solo se si instaurano dinamiche di sinergia reciproca tra la città e i suoi abitanti è possibile mettere in atto le trasformazioni necessarie a ristabilire questo presupposto. Gli approcci partecipativi, variamente declinati, rappresentano uno strumento di riconosciu- to valore nei processi di rigenerazione urbana sostenibile, garantendo solide e durature occa- sioni di costituzione, identificazione, appropriazione dei luoghi della comunità. La concezione di una progettualità comune e l’istantaneità come paradigma temporale della contemporaneità impongono al progetto la capacità di rispondere in maniera repentina alle istanze diversificate e mutevoli della collettività. Ciò apre alla necessità di individuare mo- delli operativi e spazi atti a divenire i luoghi della collettività, capaci di catalizzare e propel- lere le energie collettive entro una visione comune di trasformazione e significazione dell’urbano. In quest’ottica la ricerca individua nel rapporto tra il progetto dello spazio pub- blico e le tecnologie digitali un possibile strumento operativo. Questa relazione si esplica attraverso un approccio generato “dal basso”, sfruttando le funzioni di condivisione e di co- municazione delle informazioni offerte dalle nuove tecnologie digitali, per sviluppare una progettualità che usa il virtuale per rafforzare in reale.
Spazio pubblico e partecipazione digitale per uno sviluppo sociale sostenibile. Nuovi luoghi per nuove pratiche...
Andrea Manca
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2018-01-01
Abstract
Il sistema urbano è l’espressione della profonda e imprescindibile relazione che intercorre tra spazi e collettività, urbs e civitas e gli spazi pubblici, “luoghi elettivi del vivere associato", ne rappresentano l’espressione più piena. Negli ultimi decenni allo spazio pub- blico è stato attribuito, per una molteplicità di ragioni, un ruolo sempre più marginale e de- bole, riducendo il suo carattere di democrazia e di libertà di azione e di espressione. Solo se si instaurano dinamiche di sinergia reciproca tra la città e i suoi abitanti è possibile mettere in atto le trasformazioni necessarie a ristabilire questo presupposto. Gli approcci partecipativi, variamente declinati, rappresentano uno strumento di riconosciu- to valore nei processi di rigenerazione urbana sostenibile, garantendo solide e durature occa- sioni di costituzione, identificazione, appropriazione dei luoghi della comunità. La concezione di una progettualità comune e l’istantaneità come paradigma temporale della contemporaneità impongono al progetto la capacità di rispondere in maniera repentina alle istanze diversificate e mutevoli della collettività. Ciò apre alla necessità di individuare mo- delli operativi e spazi atti a divenire i luoghi della collettività, capaci di catalizzare e propel- lere le energie collettive entro una visione comune di trasformazione e significazione dell’urbano. In quest’ottica la ricerca individua nel rapporto tra il progetto dello spazio pub- blico e le tecnologie digitali un possibile strumento operativo. Questa relazione si esplica attraverso un approccio generato “dal basso”, sfruttando le funzioni di condivisione e di co- municazione delle informazioni offerte dalle nuove tecnologie digitali, per sviluppare una progettualità che usa il virtuale per rafforzare in reale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.