Assicurazione contro i danni

Muovendo dall’inquadramento dell’assicurazione contro i danni nell’attuale dicotomia del sistema assicurativo, lo scritto si sofferma ad esaminare la funzione, anche sociale, di tale tipo assicurativo, per poi affermarne la sua autonomia rispetto al contratto di assicurazione sulla vita. Dopo aver individuato nell’assicurazione contro i danni il paradigma del contratto aleatorio, si procede alla disamina delle obbligazioni dell’assicuratore e dell’assicurato, prestando specifica attenzione alla peculiare disciplina del premio assicurativo, nonché a quella del rischio assicurativo, approfondendo problematiche di estrema attualità attinenti alla copertura dei rischi catastrofali ed alle tecniche di ripartizione del rischio. La trattazione è poi dedicata ad istituti prettamente propri dell’assicurazione contro i danni, quali gli obblighi di avviso e salvataggio, il diritto di surroga dell’impresa assicurativa e le molteplici manifestazioni del principio indennitario, principio il cui perimetro viene ampiamente indagato in confronto costante con il principio di integralità del risarcimento operante nel contiguo campo della responsabilità civile. Nella parte finale del lavoro, viene proposta una rivisitazione della tradizionale classificazione delle assicurazioni contro i danni – fondata sul binomio assicurazioni di cose-assicurazioni di patrimoni – e, segnatamente, si giunge a prefigurare l’opportunità di delineare tre differenti tipologie di assicurazioni danni, individuate nelle assicurazioni di valori attuali del patrimonio, nelle assicurazioni contro la sopravvenienza di passività e nelle assicurazioni di mancati guadagni. Considerazioni a sé vengono infine riservate alle controverse figure delle assicurazioni contro i danni alla persona e delle assicurazioni di assistenza e tutela legale, queste ultime contemplanti una prestazione in natura.