La disomogeneità delle componenti geografiche e la tettonica permettono di percepire la Sardegna come un insieme di realtà geoantropiche distinte, a partire da sub-regioni fisicamente definite. Tra queste, come a più riprese è stato sottolineato dagli studiosi, l’ampia area della Gallura, nella porzione nord-orientale dell’isola presenta una serie di specificità, fisiche, ambientali e culturali, che rendono possibile riconoscerle una particolarità tra le diverse sub-regioni sarde. La posizione, esposta ai contatti con la vicina Corsica e con le coste tirreniche della penisola italiana, ne ha influenzato le vicende fin dalla preistoria, contribuendo alla percezione di una specifica identità del territorio, ancor oggi avvertita. Nel corso del medioevo si sviluppò in tale area il giudicato di Gallura, una delle quattro entità statuali in cui appare suddivisa la Sardegna. Gli studi su tale territorio lamentano una carenza di fonti scritte, per una zona rimasta in gran parte priva di insediamenti stabili dall’inizio dell’età moderna fino a periodi recenti. L’unica opera di insieme, basata sulla scarna documentazione disponibile e su osservazioni topografiche e linguistiche, che ha proposto una argomentata localizzazione dei centri abitati scomparsi in relazione ai distretti (curatorias) del giudicato venne pubblicata nel 1978 da Dionigi Panedda. Altre osservazioni sul territorio gallurese, nelle sue trasformazioni tra la tarda antichità e il medioevo sono stati presentati dal sottoscritto in un volume del 2008, che sintetizzava le ricerche compiute nell’ambito del dottorato di ricerca in “Archeologia e Antichità postclassiche” dell’Università di Roma-La Sapienza. Oggi appare opportuno, alla luce di alcuni interventi di scavo archeologico e delle attività di ricognizione sul territorio intraprese nell’ambito dell’insegnamento di Archeologia medievale dell’Università di Cagliari, proporre alcune riflessioni su forme, distribuzione, ruolo nel territorio e cronologia dei diversi insediamenti attribuibili alla Gallura medievale e segnalare alcune possibili prospettive di ricerca per la proposta di un quadro aggiornato, fondato su fonti e metodi archeologici.

La rete insediativa medievale della Sardegna nord-orientale: stato degli studi, nuovi dati archeologici e prospettive di ricerca

PINNA, FABIO CALOGERO
2012-01-01

Abstract

La disomogeneità delle componenti geografiche e la tettonica permettono di percepire la Sardegna come un insieme di realtà geoantropiche distinte, a partire da sub-regioni fisicamente definite. Tra queste, come a più riprese è stato sottolineato dagli studiosi, l’ampia area della Gallura, nella porzione nord-orientale dell’isola presenta una serie di specificità, fisiche, ambientali e culturali, che rendono possibile riconoscerle una particolarità tra le diverse sub-regioni sarde. La posizione, esposta ai contatti con la vicina Corsica e con le coste tirreniche della penisola italiana, ne ha influenzato le vicende fin dalla preistoria, contribuendo alla percezione di una specifica identità del territorio, ancor oggi avvertita. Nel corso del medioevo si sviluppò in tale area il giudicato di Gallura, una delle quattro entità statuali in cui appare suddivisa la Sardegna. Gli studi su tale territorio lamentano una carenza di fonti scritte, per una zona rimasta in gran parte priva di insediamenti stabili dall’inizio dell’età moderna fino a periodi recenti. L’unica opera di insieme, basata sulla scarna documentazione disponibile e su osservazioni topografiche e linguistiche, che ha proposto una argomentata localizzazione dei centri abitati scomparsi in relazione ai distretti (curatorias) del giudicato venne pubblicata nel 1978 da Dionigi Panedda. Altre osservazioni sul territorio gallurese, nelle sue trasformazioni tra la tarda antichità e il medioevo sono stati presentati dal sottoscritto in un volume del 2008, che sintetizzava le ricerche compiute nell’ambito del dottorato di ricerca in “Archeologia e Antichità postclassiche” dell’Università di Roma-La Sapienza. Oggi appare opportuno, alla luce di alcuni interventi di scavo archeologico e delle attività di ricognizione sul territorio intraprese nell’ambito dell’insegnamento di Archeologia medievale dell’Università di Cagliari, proporre alcune riflessioni su forme, distribuzione, ruolo nel territorio e cronologia dei diversi insediamenti attribuibili alla Gallura medievale e segnalare alcune possibili prospettive di ricerca per la proposta di un quadro aggiornato, fondato su fonti e metodi archeologici.
2012
978-88-7814-543-6
Insediamenti; Sardegna; archeologia medievale; Gallura; settlement; medieval archaeology; Sardinia
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