Una sistematica ricognizione degli atti notarili ha reso possibile la messa a fuoco dell’attività di alcune famiglie lombarde, specializzate nella lavorazione del marmo pregiato, immigrate in Sardegna e qui operanti tra il quarto decennio del Settecento e il primo trentennio dell’Ottocento. Tra i vari operatori un ruolo di particolare risalto hanno svolto le botteghe delle famiglie Spazzi e Franco, comasche di Lanzo in Valle Intelvi, con sede a Cagliari e attività estesa al Meridione della Sardegna. Ciò ha consentito l’individuazione e la collocazione cronologica di una ricca serie di arredi marmorei: altari architettonici, pulpiti, fonti battesimali, balaustre ed apparati decorativi, dando lo spunto per uno studio analitico e organico di tale produzione.

Marmorari intelvesi in Sardegna: le botteghe Spazzi e Franco dal 1740 al 1830

PASOLINI, ALESSANDRA
2012-01-01

Abstract

Una sistematica ricognizione degli atti notarili ha reso possibile la messa a fuoco dell’attività di alcune famiglie lombarde, specializzate nella lavorazione del marmo pregiato, immigrate in Sardegna e qui operanti tra il quarto decennio del Settecento e il primo trentennio dell’Ottocento. Tra i vari operatori un ruolo di particolare risalto hanno svolto le botteghe delle famiglie Spazzi e Franco, comasche di Lanzo in Valle Intelvi, con sede a Cagliari e attività estesa al Meridione della Sardegna. Ciò ha consentito l’individuazione e la collocazione cronologica di una ricca serie di arredi marmorei: altari architettonici, pulpiti, fonti battesimali, balaustre ed apparati decorativi, dando lo spunto per uno studio analitico e organico di tale produzione.
2012
978-88-907386-0-9
Arte lombarda, Settecento, Altari marmorei
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