Il castello di Villasor, in provincia di Cagliari, costituisce uno dei rari esempi in Sardegna di architettura fortificata quattrocentesca. La fabbrica, costruita per volontà baronale come elemento di difesa e gestione del territorio feudale, ha favorito il ripopolamento dell’antica villa di Sorres. Nel corso dei secoli essa ha subito profonde trasformazioni legate alle mutate esigenze funzionali, perdendo gradualmente la sua vocazione difensiva a vantaggio di quelle residenziale e agricola. Negli anni Novanta del XX secolo il castello è stato acquisito dal Comune di Villasor che, mediante un intervento di restauro e consolidamento, ha provveduto alla realizzazione di una serie di opere volte a renderlo fruibile, destinandolo a centro culturale. Lo stato di decadenza delle strutture lignee, in particolare di coperture, solai e scale, tutte realizzate in occasione dell'ultimo intervento, ha reso inagibile l'intera fabbrica, imponendo, la necessità di redigere un nuovo progetto, condotto secondo un approccio interdisciplinare e con l'impiego di linguaggi e tecniche dell'architettura contemporanea. La scarsità di documentazione storico-archivistica, utile a comprendere le vicende costruttive e le trasformazioni subite nel corso di sette secoli, ha reso necessario approfondimenti attraverso i quali, avvalendosi di metodologie e tecnologie all'avanguardia, come il laser scanner 3D, è stato possibile mettere in evidenza le peculiarità distributive e costruttive rivelatesi particolarmente complesse e, alcune, mai emerse nei precedenti studi. Tale momento conoscitivo è risultato imprescindibile nella redazione del progetto esecutivo, per il quale, la necessità di rispondere alle attuali esigenze funzionali ha rappresentato uno strumento di valorizzazione dell'opera. Fondato sui moderni principi del restauro, esso ha previsto la realizzazione di elementi in sostituzione di quelli sopra citati, concepiti in continuità col passato e nel rispetto dei valori dell'antica fabbrica.

Disegnare il presente sulle tracce del passato. Restauro e Riuso del Castello Siviller di Villasor

GIANNATTASIO, CATERINA;Fenu L;PINTUS, VALENTINA
In corso di stampa

Abstract

Il castello di Villasor, in provincia di Cagliari, costituisce uno dei rari esempi in Sardegna di architettura fortificata quattrocentesca. La fabbrica, costruita per volontà baronale come elemento di difesa e gestione del territorio feudale, ha favorito il ripopolamento dell’antica villa di Sorres. Nel corso dei secoli essa ha subito profonde trasformazioni legate alle mutate esigenze funzionali, perdendo gradualmente la sua vocazione difensiva a vantaggio di quelle residenziale e agricola. Negli anni Novanta del XX secolo il castello è stato acquisito dal Comune di Villasor che, mediante un intervento di restauro e consolidamento, ha provveduto alla realizzazione di una serie di opere volte a renderlo fruibile, destinandolo a centro culturale. Lo stato di decadenza delle strutture lignee, in particolare di coperture, solai e scale, tutte realizzate in occasione dell'ultimo intervento, ha reso inagibile l'intera fabbrica, imponendo, la necessità di redigere un nuovo progetto, condotto secondo un approccio interdisciplinare e con l'impiego di linguaggi e tecniche dell'architettura contemporanea. La scarsità di documentazione storico-archivistica, utile a comprendere le vicende costruttive e le trasformazioni subite nel corso di sette secoli, ha reso necessario approfondimenti attraverso i quali, avvalendosi di metodologie e tecnologie all'avanguardia, come il laser scanner 3D, è stato possibile mettere in evidenza le peculiarità distributive e costruttive rivelatesi particolarmente complesse e, alcune, mai emerse nei precedenti studi. Tale momento conoscitivo è risultato imprescindibile nella redazione del progetto esecutivo, per il quale, la necessità di rispondere alle attuali esigenze funzionali ha rappresentato uno strumento di valorizzazione dell'opera. Fondato sui moderni principi del restauro, esso ha previsto la realizzazione di elementi in sostituzione di quelli sopra citati, concepiti in continuità col passato e nel rispetto dei valori dell'antica fabbrica.
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