La comunicazione intende approfondire un aspetto interessante, già parzialmente indagato da Masala [1] e Casu [2], riguardante la relazione profonda tra didattica del disegno e dell’architettura presso l’Università di Cagliari e la prassi concorsuale delle Accademie Italiane durante la seconda metà del XIX secolo. Dal 1840 al 1878 l’architetto Gaetano Cima, architetto di formazione neoclassica che dal 1826 al 1834 studiò architettura prima Torino poi Roma, fu professore d’Architettura Disegno e Ornato presso L’Università di Cagliari. Sotto la sua guida si laurearono numerosi architetti. Di quarantuno di essi si conservano le tesi, composte di tavole a china e acquerello e di un fascicolo contenete il tema progettuale. Attraverso l’analisi grafica dei disegni e dei temi proposti è possibile eseguire un parallelo tra la struttura delle tesi e quella degli elaborati di concorso delle accademie italiane dell’epoca. In particolare con i concorsi per le accademie di Milano e Firenze della prima metà del XIX secolo. Il parallelo proposto si appoggia sul fatto che il professor Cima fece acquistare due bellissimi volumi contenenti le riproduzioni di tali progetti completi di tema del concorso e tavole grafiche. In questo studio s’intende evidenziare affinità e differenze sia nella redazione dei temi di progetto sia delle tavole grafiche. Notevoli sono i punti di congruenza tra struttura del tema di concorso e dei temi assegnati per le tesi. Sia gli edifici oggetto di progetto sia le tavole redatte mostrano analogie rilevanti con la struttura dei temi di concorso non solo delle accademie citate in precedenza ma anche con quelli dell’accademia di San Luca a Roma. Tuttavia si possono rilevare anche delle differenze d’impostazione connesse alle particolari scelte didattiche del Cima. Il fine ultimo del lavoro è quello di aggiungere un tassello alla storia della didattica del disegno e dell’architettura nell’Italia dell’800 [3], portando alla luce la prassi seguita nell’Università di Cagliari.
Didattica del disegno e dell’architettura e concorsi accademici nel XIX secolo. Il caso di Cagliari
CASU, PAOLA
2012-01-01
Abstract
La comunicazione intende approfondire un aspetto interessante, già parzialmente indagato da Masala [1] e Casu [2], riguardante la relazione profonda tra didattica del disegno e dell’architettura presso l’Università di Cagliari e la prassi concorsuale delle Accademie Italiane durante la seconda metà del XIX secolo. Dal 1840 al 1878 l’architetto Gaetano Cima, architetto di formazione neoclassica che dal 1826 al 1834 studiò architettura prima Torino poi Roma, fu professore d’Architettura Disegno e Ornato presso L’Università di Cagliari. Sotto la sua guida si laurearono numerosi architetti. Di quarantuno di essi si conservano le tesi, composte di tavole a china e acquerello e di un fascicolo contenete il tema progettuale. Attraverso l’analisi grafica dei disegni e dei temi proposti è possibile eseguire un parallelo tra la struttura delle tesi e quella degli elaborati di concorso delle accademie italiane dell’epoca. In particolare con i concorsi per le accademie di Milano e Firenze della prima metà del XIX secolo. Il parallelo proposto si appoggia sul fatto che il professor Cima fece acquistare due bellissimi volumi contenenti le riproduzioni di tali progetti completi di tema del concorso e tavole grafiche. In questo studio s’intende evidenziare affinità e differenze sia nella redazione dei temi di progetto sia delle tavole grafiche. Notevoli sono i punti di congruenza tra struttura del tema di concorso e dei temi assegnati per le tesi. Sia gli edifici oggetto di progetto sia le tavole redatte mostrano analogie rilevanti con la struttura dei temi di concorso non solo delle accademie citate in precedenza ma anche con quelli dell’accademia di San Luca a Roma. Tuttavia si possono rilevare anche delle differenze d’impostazione connesse alle particolari scelte didattiche del Cima. Il fine ultimo del lavoro è quello di aggiungere un tassello alla storia della didattica del disegno e dell’architettura nell’Italia dell’800 [3], portando alla luce la prassi seguita nell’Università di Cagliari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.