L’indagine sull’evoluzione del centro di Magomadas prosegue una ricerca che ha interessato un ambito geografico, omogeneo per sistema insediativo e tecnico-produttivo, caratterizzato dalla presenza di nuclei sorti lungo i margini di un altopiano e fortemente legati a Bosa, città regia situata nella costa nord-occidentale della Sardegna, da sempre fulcro di tale sistema. Lo studio ha inizialmente riguardato l’analisi della viabilità storica nell’intera area e la relazione tra morfologia del territorio e insediamento, per poi analizzare un’area ristretta, caratterizzata da insediamenti sparsi legati alla coltura dell’olivo e della vite. In un tale ambito ritroviamo una frequentazione pressochè ininterrotta dall’età nuragica sino ad oggi; a partire dalla presenza di nuraghi, domus de janas, ritrovamenti di età romana (ed i dati sul posizionamento sempre più preciso del tratto di strada costiera che collegava Karalis a Turris Lybissonis, attuale Portotorres) e dalla recente individuazione della presenza di un insediamento medievale nell’area S.Giovanni/S.Maltine, si giunge sino al posizionamento dell’insediamento sul bordo dell’altopiano. Il metodo di studio, improntato sull’utilizzo della rappresentazione grafica, quale strumento di analisi, prevede come base di lavoro l’esame della cartografia storica al fine di ipotizzare le fasi di crescita del nucleo originario.
Il segno grafico per l’analisi urbana: Magomadas.
PIRINU, ANDREA
2008-01-01
Abstract
L’indagine sull’evoluzione del centro di Magomadas prosegue una ricerca che ha interessato un ambito geografico, omogeneo per sistema insediativo e tecnico-produttivo, caratterizzato dalla presenza di nuclei sorti lungo i margini di un altopiano e fortemente legati a Bosa, città regia situata nella costa nord-occidentale della Sardegna, da sempre fulcro di tale sistema. Lo studio ha inizialmente riguardato l’analisi della viabilità storica nell’intera area e la relazione tra morfologia del territorio e insediamento, per poi analizzare un’area ristretta, caratterizzata da insediamenti sparsi legati alla coltura dell’olivo e della vite. In un tale ambito ritroviamo una frequentazione pressochè ininterrotta dall’età nuragica sino ad oggi; a partire dalla presenza di nuraghi, domus de janas, ritrovamenti di età romana (ed i dati sul posizionamento sempre più preciso del tratto di strada costiera che collegava Karalis a Turris Lybissonis, attuale Portotorres) e dalla recente individuazione della presenza di un insediamento medievale nell’area S.Giovanni/S.Maltine, si giunge sino al posizionamento dell’insediamento sul bordo dell’altopiano. Il metodo di studio, improntato sull’utilizzo della rappresentazione grafica, quale strumento di analisi, prevede come base di lavoro l’esame della cartografia storica al fine di ipotizzare le fasi di crescita del nucleo originario.File | Dimensione | Formato | |
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