La rete di monitoraggio, impostata nel 2005 nell’ambito del Progetto Interreg IIIA GERER “Gestion intègrèe de l’environnement à haute risque d’èrosion”, inizialmente basata su 4 spiagge campione di Corsica e Sardegna, è stata estesa, nell’arco di 6 anni a 35 spiagge. È stata, inoltre, implementata la metodologia per lo studio dei processi sedimentari e morfo-dinamici di spiagge microtidali dominate da moto ondoso in ambiente mediterraneo. L’implemento della rete di monitoraggio e della metodologia di lavoro ha portato alla costruzione di una banca dati, gestita dal “Coastal and Marine Geology Group”, che ha permesso di raccogliere, catalogare, archiviare ed analizzare dati aerofotogrammetrici, satellitari, cartografici, topografico-batimetrici (DTM), sedimentologici, di vento, di moto ondoso e idrodinamici, relativi ai sistemi di spiaggia suddetti. Il flusso dati confluisce nell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S.) che ha sede presso il Faro della Marina Militare di Punta Sardegna (Palau). Recentemente presso questa sede è stato attivato il “Centro Transfrontaliero per lo studio della dinamica dei litorali”, realizzato attraverso il P.O. Marittimo Res.Mar “Rete per l'ambiente nello spazio marittimo” – Sottoprogetto B. Il Faro è stato dato in concessione gratuita e perpetua all’Università che lo utilizza per i propri scopi istituzionali e viene prevalentemente utilizzato dai ricercatori del Coastal and Marine Geology Group, coordinato dal Prof. Sandro DeMuro I risultati delle attività sono resi accessibili attraverso pubblicazioni scientifiche, divulgative e mediante un webgis (www.osservatoriocostesardegna.eu).

Attività dell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S.) e implemento della rete di monitoraggio e delle metodologie per lo studio dei processi sedimentari e morfo-dinamici di spiagge mediterranee microtidali dominate da moto ondoso (Sardegna)

DEMURO, SANDRO;KALB, CLAUDIO;PUSCEDDU, NICOLA;IBBA, ANGELO
2012-01-01

Abstract

La rete di monitoraggio, impostata nel 2005 nell’ambito del Progetto Interreg IIIA GERER “Gestion intègrèe de l’environnement à haute risque d’èrosion”, inizialmente basata su 4 spiagge campione di Corsica e Sardegna, è stata estesa, nell’arco di 6 anni a 35 spiagge. È stata, inoltre, implementata la metodologia per lo studio dei processi sedimentari e morfo-dinamici di spiagge microtidali dominate da moto ondoso in ambiente mediterraneo. L’implemento della rete di monitoraggio e della metodologia di lavoro ha portato alla costruzione di una banca dati, gestita dal “Coastal and Marine Geology Group”, che ha permesso di raccogliere, catalogare, archiviare ed analizzare dati aerofotogrammetrici, satellitari, cartografici, topografico-batimetrici (DTM), sedimentologici, di vento, di moto ondoso e idrodinamici, relativi ai sistemi di spiaggia suddetti. Il flusso dati confluisce nell’Osservatorio Coste E Ambiente Naturale Sottomarino (O.C.E.A.N.S.) che ha sede presso il Faro della Marina Militare di Punta Sardegna (Palau). Recentemente presso questa sede è stato attivato il “Centro Transfrontaliero per lo studio della dinamica dei litorali”, realizzato attraverso il P.O. Marittimo Res.Mar “Rete per l'ambiente nello spazio marittimo” – Sottoprogetto B. Il Faro è stato dato in concessione gratuita e perpetua all’Università che lo utilizza per i propri scopi istituzionali e viene prevalentemente utilizzato dai ricercatori del Coastal and Marine Geology Group, coordinato dal Prof. Sandro DeMuro I risultati delle attività sono resi accessibili attraverso pubblicazioni scientifiche, divulgative e mediante un webgis (www.osservatoriocostesardegna.eu).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
articolo MM.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: versione editoriale (VoR)
Dimensione 1.57 MB
Formato Adobe PDF
1.57 MB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/90411
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact