Lo scritto traccia alcune linee di riflessione relative al primo decennio di vigenza del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, il “Codice dell’amministrazione digitale”, incentrando l’analisi sui percorsi di modifica che hanno caratterizzato tre profili portanti della disciplina in esso contenuta: la carta d’identità elettronica, la posta elettronica certificata e la sottoscrizione digitale. L’articolo parte dalla consapevolezza della difficoltà oggettiva che è insita nel dettare la disciplina legislativa relativa ad un settore in mutazione costante quale è l’innovazione tecnologica, soprattutto nel momento in cui tale normativa assume la forma di “codice”, quindi mira ad una sostanziale stabilità nel tempo. In relazione a ciò la prima constatazione è che finora il perseguimento di quest’ultimo obiettivo, la stabilità, non è stato raggiunto, in quanto, al contrario, in dieci anni di vigenza gli istituti dell’amministrazione digitale hanno mutato fisionomia al punto che oggi il Codice conserva molto poco di ciò che era il suo testo originario. Di conseguenza, si porta avanti un’analisi delle ragioni e delle vicende giuridiche ed extragiuridiche che sono state all’origine degli interventi di modifica del Decreto, allo scopo di ottenere una visione critica ma utile per individuare le direttrici che potranno caratterizzare la legislazione futura.

Dieci anni del Codice dell’amministrazione digitale: percorsi, tendenze, prospettive

MARONGIU, DANIELE
2015-01-01

Abstract

Lo scritto traccia alcune linee di riflessione relative al primo decennio di vigenza del Decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, il “Codice dell’amministrazione digitale”, incentrando l’analisi sui percorsi di modifica che hanno caratterizzato tre profili portanti della disciplina in esso contenuta: la carta d’identità elettronica, la posta elettronica certificata e la sottoscrizione digitale. L’articolo parte dalla consapevolezza della difficoltà oggettiva che è insita nel dettare la disciplina legislativa relativa ad un settore in mutazione costante quale è l’innovazione tecnologica, soprattutto nel momento in cui tale normativa assume la forma di “codice”, quindi mira ad una sostanziale stabilità nel tempo. In relazione a ciò la prima constatazione è che finora il perseguimento di quest’ultimo obiettivo, la stabilità, non è stato raggiunto, in quanto, al contrario, in dieci anni di vigenza gli istituti dell’amministrazione digitale hanno mutato fisionomia al punto che oggi il Codice conserva molto poco di ciò che era il suo testo originario. Di conseguenza, si porta avanti un’analisi delle ragioni e delle vicende giuridiche ed extragiuridiche che sono state all’origine degli interventi di modifica del Decreto, allo scopo di ottenere una visione critica ma utile per individuare le direttrici che potranno caratterizzare la legislazione futura.
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