In questo articolo si sostiene che l’interesse di Durkheim per i materiali etnografici va considerevolmente retrodatato. Seguendo una celebre interpretazione proposta da Lévi-Strauss, convenzionalmente si ritiene che Durkheim si sia “convertito” all’etnografia con la stesura delle Forme elementari della vita religiosa (1912). A partire da una circostanziata contestualizzazione di alcuni scritti minori, l’articolo mostra invece come l’etnografia fosse per Durkheim una fonte cruciale per il rinnovamento della sociologia sin dal 1888. Le riserve di Durkheim nei confronti delle fonti etnografiche, espresse intorno al 1895, vanno quindi comprese nel quadro della polemica con alcuni rappresentanti della tradizione antropologica e la loro concezione naturalistica (biologica e psicologica) dell’etnografia.
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Titolo: | « Du déménagement comme coupure épistémologique ». Durkheim and ethnographical sources |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2004 |
Rivista: | |
Abstract: | In questo articolo si sostiene che l’interesse di Durkheim per i materiali etnografici va considerevolmente retrodatato. Seguendo una celebre interpretazione proposta da Lévi-Strauss, convenzionalmente si ritiene che Durkheim si sia “convertito” all’etnografia con la stesura delle Forme elementari della vita religiosa (1912). A partire da una circostanziata contestualizzazione di alcuni scritti minori, l’articolo mostra invece come l’etnografia fosse per Durkheim una fonte cruciale per il rinnovamento della sociologia sin dal 1888. Le riserve di Durkheim nei confronti delle fonti etnografiche, espresse intorno al 1895, vanno quindi comprese nel quadro della polemica con alcuni rappresentanti della tradizione antropologica e la loro concezione naturalistica (biologica e psicologica) dell’etnografia. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11584/12705 |
Tipologia: | 1.1 Articolo in rivista |