Annullamento della aggiudicazione, nuovi tipi di invalidità e sorte del contratto

Il saggio affronta il problema delle conseguenze che l’annullamento della aggiudicazione produce sul contratto di appalto, risolto dalla giurisprudenza del momento in termini di caducazione. Sembrando necessaria una qualificazione alla stregua di categorie giuridiche più precise ed anche più correnti ed usuali presso gli altri ordinamenti, si compie una ricognizione sulle diverse specie di invalidità e di anomalia funzionale (inefficacia) degli atti giuridici (specie di diritto pubblico), al fine di individuare la più idonea allo scopo; delle stesse si evidenzia la pluralità ed anche la varietà di tratti caratteristici, specie per quanto riguarda la nullità (sempre più aperta a nuove forme). Si propone di identificare l’esito dell’annullamento della aggiudicazione in termini di perdita della legittimazione a contrarre da parte della Amministrazione. A sua volta, tale carenza di legittimazione, è presentata, nei casi di illegittimità della aggiudicazione più gravi e sostanziali, come inattitudine del contratto ad essere riferito alla Amministrazione (e, in definitiva, come nullità), negli altri, come inattitudine della Amministrazione a ricevere la imputazione del contratto (e, in definitiva, come annullabilità). Si indica la proposizione di motivi aggiunti come strumento normale per far valere tale carenza.