Il lavoro si occupa dell’istruttoria nel processo tributario che, a differenza della fase di introduzione dei “fatti” informata al principio dispositivo (salvo i rilievi d’ufficio), assume una natura inquisitoria per effetto degli ampi poteri accordati al giudice tributario dall’art. 7, c. 1, D.Lgs. 546/1992. In questo contesto, tuttavia, l’autore legge l’abrogazione legislativa dell’ordine da parte della Commissione tributaria di depositare i documenti e la conseguente applicabilità dell'art. 210 c. p. c. (in virtù del rinvio dell’art. 1, c. 2, D.Lgs. 546/1992) come un ulteriore passo verso una connotazione pienamente dispositiva del processo tributario anche in materia di istruttoria.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | La limitazione dei poteri istruttori delle Commissioni tributarie |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2007 |
Rivista: | |
Abstract: | Il lavoro si occupa dell’istruttoria nel processo tributario che, a differenza della fase di introduzione dei “fatti” informata al principio dispositivo (salvo i rilievi d’ufficio), assume una natura inquisitoria per effetto degli ampi poteri accordati al giudice tributario dall’art. 7, c. 1, D.Lgs. 546/1992. In questo contesto, tuttavia, l’autore legge l’abrogazione legislativa dell’ordine da parte della Commissione tributaria di depositare i documenti e la conseguente applicabilità dell'art. 210 c. p. c. (in virtù del rinvio dell’art. 1, c. 2, D.Lgs. 546/1992) come un ulteriore passo verso una connotazione pienamente dispositiva del processo tributario anche in materia di istruttoria. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11584/16908 |
Tipologia: | 1.1 Articolo in rivista |