La ricerca prende in esame la situazione del concepito nel diritto romano classico, facendo emergere una situazione più variegata e problematica di quanto tradizionalmente sostenuto dalla dottrina: se non si può affermare che il concepito sia persona, non si può neanche affermare che sia solo una portio mulieris, considerata esistente solo a certi fini, per il proprio commodum, in base ad una fictio.

La rilevanza del concepimento nel diritto romano classico

SANNA, MARIA VIRGINIA
2009-01-01

Abstract

La ricerca prende in esame la situazione del concepito nel diritto romano classico, facendo emergere una situazione più variegata e problematica di quanto tradizionalmente sostenuto dalla dottrina: se non si può affermare che il concepito sia persona, non si può neanche affermare che sia solo una portio mulieris, considerata esistente solo a certi fini, per il proprio commodum, in base ad una fictio.
2009
concepito; fictio; commodum
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/16956
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact