In NE Book V Aristotle recognizes the condition required for the implementation of a particular kind of justice, namely, political justice (politikon dikaion): that condition is a form of government (politeia). Central to the point of Aristotle’s comparising politeia and political justice is the intelligibility of political justice (and of politeia): political justice becomes intelligible in that it departs from absolute justice, in the same way as forms of government deviate from the ideal one i.e. the best form. Keywords: Aristotle. Political justice. Constitution. Law. Intelligibility.

Nel quinto libro dell'Etica Nicomachea Aristotele definisce la condizione necessaria perché una particolare specie di giustizia, il giusto politico (politikon dikaion), trovi attuazione: è l'esistenza di un ordine politico formalmente definito (politeia). Al centro della riflessione aristotelica sul giusto politico è il rapporto che passa tra questa particolare modalità di configurazione della giustizia e la politeia reale. È infatti la comprensione di quel rapporto a rendere intelligibili i fattori politici "indipendenti" (indipendenti cioè dalla natura, dalla necessità o dal caso) che condizionano la storia delle comunità politiche e che costituiscono l'oggetto di studio proprio della scienza politica. Attraverso la comparazione con la politeia Aristotele riflette sull'intelligibilità del giusto politico: in quanto si discosta dalla nozione assoluta di giustizia, come la politeia reale si discosta da quella ideale, il giusto politico diventa intelligibile.

Giustizia e costituzione: scienza politica e intelligibilità della storia secondo Aristotele (EN, V, 1134a 25-1135a 8).

PODDIGHE, ELISABETTA
2016-01-01

Abstract

In NE Book V Aristotle recognizes the condition required for the implementation of a particular kind of justice, namely, political justice (politikon dikaion): that condition is a form of government (politeia). Central to the point of Aristotle’s comparising politeia and political justice is the intelligibility of political justice (and of politeia): political justice becomes intelligible in that it departs from absolute justice, in the same way as forms of government deviate from the ideal one i.e. the best form. Keywords: Aristotle. Political justice. Constitution. Law. Intelligibility.
2016
Nel quinto libro dell'Etica Nicomachea Aristotele definisce la condizione necessaria perché una particolare specie di giustizia, il giusto politico (politikon dikaion), trovi attuazione: è l'esistenza di un ordine politico formalmente definito (politeia). Al centro della riflessione aristotelica sul giusto politico è il rapporto che passa tra questa particolare modalità di configurazione della giustizia e la politeia reale. È infatti la comprensione di quel rapporto a rendere intelligibili i fattori politici "indipendenti" (indipendenti cioè dalla natura, dalla necessità o dal caso) che condizionano la storia delle comunità politiche e che costituiscono l'oggetto di studio proprio della scienza politica. Attraverso la comparazione con la politeia Aristotele riflette sull'intelligibilità del giusto politico: in quanto si discosta dalla nozione assoluta di giustizia, come la politeia reale si discosta da quella ideale, il giusto politico diventa intelligibile.
Aristotele, metodo scienza politica, metodo ricerca storica, politeia, nomoi
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Poddighe GERIÓN 2016.pdf

Solo gestori archivio

Descrizione: articolo
Tipologia: versione editoriale
Dimensione 770.49 kB
Formato Adobe PDF
770.49 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11584/182870
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? 3
social impact