Sulla base dei mutamenti socio-economici e degli assetti politici che si sono prodotti negli ultimi decenni a livello planetario si assiste anche in Europa al varo di politiche comunitarie che individuano nell’educazione e nella formazione i principali fattori-guida dello sviluppo socio-culturale, democratico ed economico. Dal documento Cresson-Flynn alla più recente relazione Istruzione e formazione 2010. L’urgenza delle riforme per la riuscita della strategia di Lisbona (2004) si sottolinea l’opportunità di investire nella formazione di base e specialistica, nell’orientamento culturale e professionale, nell’accesso e nell’utilizzo sempre più competente delle nuove tecnologie, nella formazione lifelong learning e lifewide learning, nell’utilizzo di metodi di insegnamento effi caci e di apprendimento agevolati e mediati dalle nuove tecnologie informatiche e multimediali.1 La valorizzazione e l’investimento nelle risorse umane, con riguardo anche a coloro che risultano interessati da una qualsiasi disabilità, sono divenute le «parole d’ordine» che hanno indotto i governi dei differenti Paesi a riorganizzare i sistemi d’istruzione e formazione in funzione delle due idee guida sottese ai proclami politici condivisi dai leader europei: la piena occupabilità per tutti i cittadini dell’Unione e la promozione della cittadinanza attiva.2

Un'esperienza transnazionale di integrazione scolastica. "Special styles and strategie in teaching those with special needs and not only"

MURA, ANTONELLO;SALIS, FRANCESCA
2005-01-01

Abstract

Sulla base dei mutamenti socio-economici e degli assetti politici che si sono prodotti negli ultimi decenni a livello planetario si assiste anche in Europa al varo di politiche comunitarie che individuano nell’educazione e nella formazione i principali fattori-guida dello sviluppo socio-culturale, democratico ed economico. Dal documento Cresson-Flynn alla più recente relazione Istruzione e formazione 2010. L’urgenza delle riforme per la riuscita della strategia di Lisbona (2004) si sottolinea l’opportunità di investire nella formazione di base e specialistica, nell’orientamento culturale e professionale, nell’accesso e nell’utilizzo sempre più competente delle nuove tecnologie, nella formazione lifelong learning e lifewide learning, nell’utilizzo di metodi di insegnamento effi caci e di apprendimento agevolati e mediati dalle nuove tecnologie informatiche e multimediali.1 La valorizzazione e l’investimento nelle risorse umane, con riguardo anche a coloro che risultano interessati da una qualsiasi disabilità, sono divenute le «parole d’ordine» che hanno indotto i governi dei differenti Paesi a riorganizzare i sistemi d’istruzione e formazione in funzione delle due idee guida sottese ai proclami politici condivisi dai leader europei: la piena occupabilità per tutti i cittadini dell’Unione e la promozione della cittadinanza attiva.2
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