Nell'articolo si analizza un tema di pressante attualità. La Corte di cassazione inverte, infatti, un indirizzo interpretativo ormai costante nella giurisprudenza di legittimità. L’instaurazione del giudizio direttissimo nelle ipotesi previste dalle leggi speciali deve rispettare le”forme” e i “termini” previsti dall’art. 449 commi 1, 4 e 5 c.p.p. Tale tipologia di rito speciale, pertanto, non deve intendersi come del tutto anomala rispetto a quella disciplinata dal codice di rito, da cui si distingue solo e soltanto in ordine ai “casi” di accesso, che prescindono dall’esecuzione dell’arresto in flagranza di reato ovvero dalla confessione.
Il giudizio direttissimo atipico: casi, forme e termini
CORTESI, MARIA FRANCESCA
2007-01-01
Abstract
Nell'articolo si analizza un tema di pressante attualità. La Corte di cassazione inverte, infatti, un indirizzo interpretativo ormai costante nella giurisprudenza di legittimità. L’instaurazione del giudizio direttissimo nelle ipotesi previste dalle leggi speciali deve rispettare le”forme” e i “termini” previsti dall’art. 449 commi 1, 4 e 5 c.p.p. Tale tipologia di rito speciale, pertanto, non deve intendersi come del tutto anomala rispetto a quella disciplinata dal codice di rito, da cui si distingue solo e soltanto in ordine ai “casi” di accesso, che prescindono dall’esecuzione dell’arresto in flagranza di reato ovvero dalla confessione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.