This paper is meant to provide an overall view on new international ruling procedure, and on questioning about new investments plans, as resulting by Legislative Decree no. 147 of 2015. The paper first analyses «tax compliance issue» and its evolution, and then analyses new cooperation devices, which can be defined «pre-procedural». As a matter of fact, following OCSE recommendation and guidelines (and, in particular the 2013 Framework from Enhanced Relationship to Co-Operative Compliance), national Legislators are introducing devices for anticipating consultation between tax payers and Revenue. Such an approach should reduce traditional tax control, so that the procedural phase should become a purely potential phase. The paper will then analyze the «tax risk» concept, under the risk management point of view. In fact, «tax risk» and «pre-procedural» devices are strictly and functionally connected, since risk management could be gradually improved by introducing tax agreement and consultation. The paper will be concluded trying to offer an answer whether tax compliance devices (as recently introduced by Legislative Decree no. 147 of 2015) can grant stability and balance in tax issues for potential investors, or not.

La nalità del presente lavoro è quella di fornire una panoramica delle nuove procedure del ruling internazionale e dell’interpello sui nuovi inve- stimenti, inserite nel recente decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese n.147 del 2015. Il contributo prenderà le mosse da una ricognizione sistematica dell’evo- luzione del tema della cd. tax compliance, e si articolerà nell’analisi dei nuovi strumenti collaborativi, a pieno titolo de nibili «pre-procedimentali». Non può infatti non rilevarsi come lungo il solco tracciato dalle raccoman- dazioni dell’OCSE, in particolare dal Framework from Enhanced Relationship to Co-Operative Compliance del 2013, i legislatori nazionali stiano progressiva- mente introducendo degli istituti volti ad anticipare il dialogo tra il Fisco e con- tribuente. Un simile approccio dovrebbe di fatto ridurre l’attività di controllo scale tradizionale, rendendo tale fase procedimentale meramente eventuale. Lo studio proseguirà attraverso l’enucleazione e la disamina della nozione di cd. rischio scale, da intendersi quale rischio di «assolvimento di obblighi scali», soprattutto sotto il pro lo della gestione del medesimo rischio da at- tuare in modo e ciente e puntuale. È infatti evidente come tra il cd. «rischio scale» e gli strumenti «pre-procedimentali» sussista uno stretto legame fun- zionale, atteso che la gestione del rischio potrebbe essere grandemente miglio- rata grazie alla progressiva introduzione della negoziazione di accordi scali. La trattazione si concluderà cercando di o rire al lettore una risposta in ordine all’idoneità degli strumenti di cooperative tax compliance di cui al D.lgs. 147/2015 a garantire certezza, stabilità ed equilibrio al rapporto di imposta che interessa quei soggetti che, potenzialmente, possono essere con- siderati generatori di ricchezza nei paesi di destinazione dell’investimento.

Percorsi evolutivi e le linee di tendenza della rinnovata cooperative compliance tra Fisco e imprese alla luce dei recenti interventi nazionali e delle indicazioni provenienti dall’OCSE

MARTIS, MARCELLA
2015-01-01

Abstract

This paper is meant to provide an overall view on new international ruling procedure, and on questioning about new investments plans, as resulting by Legislative Decree no. 147 of 2015. The paper first analyses «tax compliance issue» and its evolution, and then analyses new cooperation devices, which can be defined «pre-procedural». As a matter of fact, following OCSE recommendation and guidelines (and, in particular the 2013 Framework from Enhanced Relationship to Co-Operative Compliance), national Legislators are introducing devices for anticipating consultation between tax payers and Revenue. Such an approach should reduce traditional tax control, so that the procedural phase should become a purely potential phase. The paper will then analyze the «tax risk» concept, under the risk management point of view. In fact, «tax risk» and «pre-procedural» devices are strictly and functionally connected, since risk management could be gradually improved by introducing tax agreement and consultation. The paper will be concluded trying to offer an answer whether tax compliance devices (as recently introduced by Legislative Decree no. 147 of 2015) can grant stability and balance in tax issues for potential investors, or not.
2015
La nalità del presente lavoro è quella di fornire una panoramica delle nuove procedure del ruling internazionale e dell’interpello sui nuovi inve- stimenti, inserite nel recente decreto legislativo sull’internazionalizzazione delle imprese n.147 del 2015. Il contributo prenderà le mosse da una ricognizione sistematica dell’evo- luzione del tema della cd. tax compliance, e si articolerà nell’analisi dei nuovi strumenti collaborativi, a pieno titolo de nibili «pre-procedimentali». Non può infatti non rilevarsi come lungo il solco tracciato dalle raccoman- dazioni dell’OCSE, in particolare dal Framework from Enhanced Relationship to Co-Operative Compliance del 2013, i legislatori nazionali stiano progressiva- mente introducendo degli istituti volti ad anticipare il dialogo tra il Fisco e con- tribuente. Un simile approccio dovrebbe di fatto ridurre l’attività di controllo scale tradizionale, rendendo tale fase procedimentale meramente eventuale. Lo studio proseguirà attraverso l’enucleazione e la disamina della nozione di cd. rischio scale, da intendersi quale rischio di «assolvimento di obblighi scali», soprattutto sotto il pro lo della gestione del medesimo rischio da at- tuare in modo e ciente e puntuale. È infatti evidente come tra il cd. «rischio scale» e gli strumenti «pre-procedimentali» sussista uno stretto legame fun- zionale, atteso che la gestione del rischio potrebbe essere grandemente miglio- rata grazie alla progressiva introduzione della negoziazione di accordi scali. La trattazione si concluderà cercando di o rire al lettore una risposta in ordine all’idoneità degli strumenti di cooperative tax compliance di cui al D.lgs. 147/2015 a garantire certezza, stabilità ed equilibrio al rapporto di imposta che interessa quei soggetti che, potenzialmente, possono essere con- siderati generatori di ricchezza nei paesi di destinazione dell’investimento.
Tax compliance; Risk management
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