Le collocazioni – parole contraddistinte dalla marcata propensione a co-occorrere a distanza ravvicinata, nel contesto metrico – e le modalità secondo cui queste vengono impiegate possono dare un significativo contributo per meglio comprendere alcuni aspetti del linguaggio poetico medievale germanico. La presente analisi si concentra sull’uso combinato dei lessemi *fiskaz (‘pesce’) and *flōdaz (‘acqua’) nella poesia inglese antica, sassone antica e norrena. Lo spoglio delle occorrenze evidenzia tratti di continuità tra gli ambiti inglese antico e sassone, nei quali la collocazione è utilizzata per descrivere il mondo e i suoi principi ordinatori celebrando la meraviglia del creato nei poemi inglesi e adattando due episodi evangelici di pesca al pubblico sassone. Affatto originale risulta il contesto poetico norreno, in cui l’associazione tra l’animale e il suo ambiente naturale diventa un mezzo per alludere a referenti altri e, mediante un rovesciamente delle aspettative, guidare l’attenzione verso istanze etiche destinate ad avere riverberi su questa vita e quella a venire.
‘Pesce’ (*fiscaz) e ‘acqua’ (*flōdaz): analisi di una collocazione della poesia germanica antica
SZOKE, VERONKA
2016-01-01
Abstract
Le collocazioni – parole contraddistinte dalla marcata propensione a co-occorrere a distanza ravvicinata, nel contesto metrico – e le modalità secondo cui queste vengono impiegate possono dare un significativo contributo per meglio comprendere alcuni aspetti del linguaggio poetico medievale germanico. La presente analisi si concentra sull’uso combinato dei lessemi *fiskaz (‘pesce’) and *flōdaz (‘acqua’) nella poesia inglese antica, sassone antica e norrena. Lo spoglio delle occorrenze evidenzia tratti di continuità tra gli ambiti inglese antico e sassone, nei quali la collocazione è utilizzata per descrivere il mondo e i suoi principi ordinatori celebrando la meraviglia del creato nei poemi inglesi e adattando due episodi evangelici di pesca al pubblico sassone. Affatto originale risulta il contesto poetico norreno, in cui l’associazione tra l’animale e il suo ambiente naturale diventa un mezzo per alludere a referenti altri e, mediante un rovesciamente delle aspettative, guidare l’attenzione verso istanze etiche destinate ad avere riverberi su questa vita e quella a venire.File | Dimensione | Formato | |
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