I mass media hanno svolto un ruolo importante nella riproduzione di stereotipi e interpretazioni viziate del fenomeno migratorio in Italia. L’obiettivo di questo contributo è verificare la consistenza del discorso sulle migrazioni nel giornalismo italiano attraverso vari media. Pertanto, ci focalizzeremo in questo studio su alcuni documentari trasmessi dalla televisione pubblica nazionale (Rai). Il corpus è composto da tre pellicole: due di Valerio Cataldi e una di Amedeo Ricucci. Le prime sono state prodotte e trasmesse dal Tg2, sotto il patrocinio dell’Unhcr (United Nations High Commissioner for Refugees) e mostrano due aspetti differenti dell’esperienza migratoria. In La neve la prima volta, l’autore si concentra sulle storie di quattro sopravvissuti al naufragio di Lampedusa occorso il 3 Ottobre 2013, che ha causato 366 morti. Quando Youssef si mise in cammino narra invece la storia di un gruppo di rifugiati afghani in viaggio dal loro paese all’Austria in cerca di asilo politico. Analogamente, La lunga marcia di Amedeo Ricucci segue il viaggio di un gruppo di profughi siriani dalle coste greche a Vienna durante l’estate del 2015. I tre documentari affrontano un’ampia serie di problemi relativi alle migrazioni in Italia e in Europa, come la costruzione delle frontiere interne ed esterne all’Unione; le politiche di controllo e gestione dei migranti; i diritti umani; il pregiudizio verso gli stranieri. L’obiettivo principale del contributo è quindi di impiegare gli strumenti dell’analisi del discorso per riflettere sul discorso multimodale sulle migrazioni e sul suo ruolo nella costruzione sociale della figura dei rifugiati e dei migranti.

Strategie discorsive dell’informazione televisiva nel discorso sulle migrazioni, alcuni appunti linguistici sul caso italiano

ORRU', PAOLO
2016-01-01

Abstract

I mass media hanno svolto un ruolo importante nella riproduzione di stereotipi e interpretazioni viziate del fenomeno migratorio in Italia. L’obiettivo di questo contributo è verificare la consistenza del discorso sulle migrazioni nel giornalismo italiano attraverso vari media. Pertanto, ci focalizzeremo in questo studio su alcuni documentari trasmessi dalla televisione pubblica nazionale (Rai). Il corpus è composto da tre pellicole: due di Valerio Cataldi e una di Amedeo Ricucci. Le prime sono state prodotte e trasmesse dal Tg2, sotto il patrocinio dell’Unhcr (United Nations High Commissioner for Refugees) e mostrano due aspetti differenti dell’esperienza migratoria. In La neve la prima volta, l’autore si concentra sulle storie di quattro sopravvissuti al naufragio di Lampedusa occorso il 3 Ottobre 2013, che ha causato 366 morti. Quando Youssef si mise in cammino narra invece la storia di un gruppo di rifugiati afghani in viaggio dal loro paese all’Austria in cerca di asilo politico. Analogamente, La lunga marcia di Amedeo Ricucci segue il viaggio di un gruppo di profughi siriani dalle coste greche a Vienna durante l’estate del 2015. I tre documentari affrontano un’ampia serie di problemi relativi alle migrazioni in Italia e in Europa, come la costruzione delle frontiere interne ed esterne all’Unione; le politiche di controllo e gestione dei migranti; i diritti umani; il pregiudizio verso gli stranieri. L’obiettivo principale del contributo è quindi di impiegare gli strumenti dell’analisi del discorso per riflettere sul discorso multimodale sulle migrazioni e sul suo ruolo nella costruzione sociale della figura dei rifugiati e dei migranti.
2016
discourse, migrations, racism, mass media, documentary
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