Partendo dalla distinzione fra coscienza fenomenica e coscienza psicologica, propongo un quadro formale entro cui si possa analizzare l'argomento degli zombie fenomenici di Chalmers. Utilizzando tale quadro formale, chiarisco il problema che l'argomento di Chalmers pone a chiunque si proponga di (i) costruire una teoria della coscienza fenomenica e (ii) sostenere la spiegabilità riduttiva delle esperienze coscienti nei termini dei fatti fisici. Passo quindi ad ampliare tale quadro formale, fornendo una vera e propria 2 teoria assiomatica della coscienza. La spiegazione della coscienza fenomenica provvista da tale teoria non è affatto incompatibile con una prospettiva fisicalista ma, al contrario, una volta inserita in un quadro fisicalista minimale, permette di provare la spiegabilità riduttiva fisica delle esperienze coscienti e, conseguentemente, l'impossibilità logica dei mondi zombie. Concludo quindi che l'intuizione di Chalmers secondo cui la coscienza fenomenica eccederebbe la portata di qualunque teoria fisica è priva di fondamento. Infine, metto in luce una possibile origine di tale errata percezione, e cioè il non aver riconosciuto che il problema difficile della coscienza non è un problema di spiegazione scientifica ma, piuttosto, un problema filosofico di esplicazione concettuale.

Gli zombie non possono esserci

GIUNTI, MARCO
2004-01-01

Abstract

Partendo dalla distinzione fra coscienza fenomenica e coscienza psicologica, propongo un quadro formale entro cui si possa analizzare l'argomento degli zombie fenomenici di Chalmers. Utilizzando tale quadro formale, chiarisco il problema che l'argomento di Chalmers pone a chiunque si proponga di (i) costruire una teoria della coscienza fenomenica e (ii) sostenere la spiegabilità riduttiva delle esperienze coscienti nei termini dei fatti fisici. Passo quindi ad ampliare tale quadro formale, fornendo una vera e propria 2 teoria assiomatica della coscienza. La spiegazione della coscienza fenomenica provvista da tale teoria non è affatto incompatibile con una prospettiva fisicalista ma, al contrario, una volta inserita in un quadro fisicalista minimale, permette di provare la spiegabilità riduttiva fisica delle esperienze coscienti e, conseguentemente, l'impossibilità logica dei mondi zombie. Concludo quindi che l'intuizione di Chalmers secondo cui la coscienza fenomenica eccederebbe la portata di qualunque teoria fisica è priva di fondamento. Infine, metto in luce una possibile origine di tale errata percezione, e cioè il non aver riconosciuto che il problema difficile della coscienza non è un problema di spiegazione scientifica ma, piuttosto, un problema filosofico di esplicazione concettuale.
2004
problema difficile; coscienza; zombie; materialismo; qualia
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