Il rispetto assoluto della volontà del testatore impone, al fine di potersi affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non essere sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni, occorrendo la provata presenza di veri propri mezzi fraudolenti i quali — avuto riguardo all’età, allo stato di salute, alle condizioni di spirito dello stesso — siano idonei a trarlo in inganno, suscitando in lui false rappresentazioni ed orientandola sua volontà in un senso in cui non si sarebbe spontaneamente indirizzata.

Osservazioni in tema di tutela dei testatori 'fragili' (dolo testamentario, captazione e rilevanza delle suspicious circumstances)

CICERO, CRISTIANO;
2017-01-01

Abstract

Il rispetto assoluto della volontà del testatore impone, al fine di potersi affermare che una disposizione testamentaria sia affetta da dolo, non essere sufficiente dimostrare una qualsiasi influenza di ordine psicologico esercitata sul testatore, se del caso mediante blandizie, richieste, suggerimenti o sollecitazioni, occorrendo la provata presenza di veri propri mezzi fraudolenti i quali — avuto riguardo all’età, allo stato di salute, alle condizioni di spirito dello stesso — siano idonei a trarlo in inganno, suscitando in lui false rappresentazioni ed orientandola sua volontà in un senso in cui non si sarebbe spontaneamente indirizzata.
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