Lo studio dei grandi cantieri del’XI-XII secolo, inaugurati nell’isola di Sardegna con l’edificazione e il completamento di cattedrali e abbazie, ha dato modo di ipotizzare la presenza di maestranze o di idee provenienti dai territori extra isolani. Spesso non è facile scindere la figura dell’architetto da quella dello scultore, talvolta riunita in una sola persona. Nonostante ciò è possibile riconoscere nei paramenti murari delle chiese raffinate opere plastiche, che risultano la più consistente testimonianza della scultura medievale in Sardegna. La relazione analizzerà le architetture e i manufatti scultorei superstiti in Sardegna riconducibili alle prime fasi dell’età Romanica, chiamando in causa nuovi elementi e recenti acquisizioni. Si analizzerà un periodo in cui l’isola è stata terra d’espansione economica e culturale di Pisa, verosimilmente terreno fertile dove replicare, e forse sperimentare, architetture e opere plastiche che si pongono in posizione centrale nello scenario artistico mediterraneo ed europeo dell’XI-XII secolo.

Architecture et sculpture dans la Sardaigne des XIe-XIIe siècles, interactions entre l’île et la terre ferme dans le cadre de l'art roman dans la Méditerranée occidentale

PALA, ANDREA
2017-01-01

Abstract

Lo studio dei grandi cantieri del’XI-XII secolo, inaugurati nell’isola di Sardegna con l’edificazione e il completamento di cattedrali e abbazie, ha dato modo di ipotizzare la presenza di maestranze o di idee provenienti dai territori extra isolani. Spesso non è facile scindere la figura dell’architetto da quella dello scultore, talvolta riunita in una sola persona. Nonostante ciò è possibile riconoscere nei paramenti murari delle chiese raffinate opere plastiche, che risultano la più consistente testimonianza della scultura medievale in Sardegna. La relazione analizzerà le architetture e i manufatti scultorei superstiti in Sardegna riconducibili alle prime fasi dell’età Romanica, chiamando in causa nuovi elementi e recenti acquisizioni. Si analizzerà un periodo in cui l’isola è stata terra d’espansione economica e culturale di Pisa, verosimilmente terreno fertile dove replicare, e forse sperimentare, architetture e opere plastiche che si pongono in posizione centrale nello scenario artistico mediterraneo ed europeo dell’XI-XII secolo.
2017
L'étude des grands chantiers des XIe-XIIe siècles, inaugurés dans l'île de Sardaigne avec l’édification et l'achèvement de cathédrales et d'abbayes, nous a permis de supposer la présence d'artisans provenant des territoires extra insulaires. Il est souvent difficile de dissocier la figure de l’architecte et celle du sculpteur, parfois réunie en une seule personne. Malgré cela, il est possible de reconnaître dans les parements de maçonnerie des églises, des œuvres plastiques raffinées, qui résultent être le témoignage le plus consistant de la sculpture médiévale en Sardaigne. La relation analysera les architectures et les manufactures sculpturales qui survivent en Sardaigne et que l'on peut rapporter aux premières phases de l’Âge Roman, en mettant en évidence de nouveaux éléments et de récentes acquisitions. Nous analyserons une période pendant laquelle l’île a été une terre d’expansion économique et culturelle pour Pise, vraisemblablement considérée comme un terrain fertile où répliquer, et peut-être expérimenter, des architectures et des œuvres plastiques qui se posent en position centrale dans le décor artistique méditerranéen et européen des XIe-XIIe siècles.
Sardegna; Architettura romanica
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