La pianificazione spaziale, sia di livello urbano che di livello territoriale, può affrontare in modo efficace le questioni della definizione, sviluppo e monitoraggio delle attività relative a corridoi ecologici (CE), reti di infrastrutture verdi (IV) e servizi ecosistemici (SE). Come i CE, le IV rivestono una notevole importanza in questioni come il ripristino della biodiversità, la riduzione della frammentazione degli ecosistemi e la loro capacità di fornire SE (Commissione Europea, 2012). In questo studio, viene proposto un approccio metodologico per identificare i potenziali CE in grado di connettere i Siti della Rete Natura 2000 (SRN2), sulla base di una priorità funzionale relativa ad unità areali (UA) classificate con riferimento alla loro idoneità a fornire SE legati alla valorizzazione della biodiversità. La metodologia consiste di due fasi: nella prima, si identificano le UA più idonee per l’inclusione in un potenziale CE sulla base della loro connettività, cioè del loro effetto negativo sulla frammentazione; nella seconda, si valutano, attraverso un modello di scelta discreta, le UA costituenti i CE in relazione alla loro idoneità ad essere incluse in una IV metropolitana (IVM), partendo da una tassonomia territoriale, proposta da Lai e Leone (2017), basata sui tre fattori seguenti: valore conservazionistico, valore naturalistico e valore ricreativo. Il contributo è organizzato come segue: nella prima sezione viene discusso l’approccio metodologico seguito per identificare i CE e individuare i rapporti tra i CE e le IVM; nella seconda sezione vengono discussi i risultati; infine, vengono esposte le conclusioni riguardanti le implicazioni sulle politiche della pianificazione del territorio.
Corridoi ecologici e infrastrutture verdi: uno studio sulla Sardegna
Cannas Ignazio;Zoppi Corrado
2018-01-01
Abstract
La pianificazione spaziale, sia di livello urbano che di livello territoriale, può affrontare in modo efficace le questioni della definizione, sviluppo e monitoraggio delle attività relative a corridoi ecologici (CE), reti di infrastrutture verdi (IV) e servizi ecosistemici (SE). Come i CE, le IV rivestono una notevole importanza in questioni come il ripristino della biodiversità, la riduzione della frammentazione degli ecosistemi e la loro capacità di fornire SE (Commissione Europea, 2012). In questo studio, viene proposto un approccio metodologico per identificare i potenziali CE in grado di connettere i Siti della Rete Natura 2000 (SRN2), sulla base di una priorità funzionale relativa ad unità areali (UA) classificate con riferimento alla loro idoneità a fornire SE legati alla valorizzazione della biodiversità. La metodologia consiste di due fasi: nella prima, si identificano le UA più idonee per l’inclusione in un potenziale CE sulla base della loro connettività, cioè del loro effetto negativo sulla frammentazione; nella seconda, si valutano, attraverso un modello di scelta discreta, le UA costituenti i CE in relazione alla loro idoneità ad essere incluse in una IV metropolitana (IVM), partendo da una tassonomia territoriale, proposta da Lai e Leone (2017), basata sui tre fattori seguenti: valore conservazionistico, valore naturalistico e valore ricreativo. Il contributo è organizzato come segue: nella prima sezione viene discusso l’approccio metodologico seguito per identificare i CE e individuare i rapporti tra i CE e le IVM; nella seconda sezione vengono discussi i risultati; infine, vengono esposte le conclusioni riguardanti le implicazioni sulle politiche della pianificazione del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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