Oggigiorno tutte le aziende sono chiamate, nel pieno rispetto delle leggi, a svolgere responsabilmente la propria attività secondo modalità atte a garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, delle popolazioni e dei clienti, assicurando che ogni eventuale effetto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. Dal momento che le normative in tema di sicurezza e ambiente si fanno sempre più pressanti, risulta ormai una scelta quasi obbligata , soprattutto per chi opera in settori come quello petrolchimico, tenere conto di tali problematiche nella fase di determinazione della criticità delle varie apparecchiature installate negli impianti. La criticità di un’apparecchiatura non dovrà quindi dipendere dal solo aspetto produttivo, ma appunto anche dagli aspetti quali la Sicurezza e l’Ambiente. Dunque è auspicabile che all’interno della politica aziendale sia intesa apparecchiatura critica quel componente, organo o sistema che in seguito al suo degrado fisico e funzionale, con conseguente avaria e/o rottura, causi: ● Rischi per la sicurezza dei lavoratori ; ● Rischi di danno ambientale ; ● Riduzione della disponibilità produttiva . Tenendo conto di ciò si può pensare di ottenere il livello di criticità delle apparecchiature analizzate come prodotto di quattro fattori, dove ogni singolo fattore rappresenta il punteggio di criticità assegnato alle macchine per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza e ambiente, produzione, manutenibilità e affidabilità. E’ importante considerare anche gli aspetti manutentivi- gestionali dal momento che concorrono fortemente a caratterizzare la criticità. Si può infatti concordare sul fatto che, a parità di altre condizioni, una macchina risulta tanto più critica quanto più facilmente incorra nello stato di guasto e quanto più tempo occorra per ripristinarne la funzionalità.
Calcolo di criticità delle macchine di un petrolchimico
MURA, SALVATORE;
2006-01-01
Abstract
Oggigiorno tutte le aziende sono chiamate, nel pieno rispetto delle leggi, a svolgere responsabilmente la propria attività secondo modalità atte a garantire la sicurezza e la salute dei dipendenti, delle popolazioni e dei clienti, assicurando che ogni eventuale effetto negativo sull’ambiente e sulla sicurezza sia ridotto ai livelli minimi tecnicamente ed economicamente conseguibili. Dal momento che le normative in tema di sicurezza e ambiente si fanno sempre più pressanti, risulta ormai una scelta quasi obbligata , soprattutto per chi opera in settori come quello petrolchimico, tenere conto di tali problematiche nella fase di determinazione della criticità delle varie apparecchiature installate negli impianti. La criticità di un’apparecchiatura non dovrà quindi dipendere dal solo aspetto produttivo, ma appunto anche dagli aspetti quali la Sicurezza e l’Ambiente. Dunque è auspicabile che all’interno della politica aziendale sia intesa apparecchiatura critica quel componente, organo o sistema che in seguito al suo degrado fisico e funzionale, con conseguente avaria e/o rottura, causi: ● Rischi per la sicurezza dei lavoratori ; ● Rischi di danno ambientale ; ● Riduzione della disponibilità produttiva . Tenendo conto di ciò si può pensare di ottenere il livello di criticità delle apparecchiature analizzate come prodotto di quattro fattori, dove ogni singolo fattore rappresenta il punteggio di criticità assegnato alle macchine per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza e ambiente, produzione, manutenibilità e affidabilità. E’ importante considerare anche gli aspetti manutentivi- gestionali dal momento che concorrono fortemente a caratterizzare la criticità. Si può infatti concordare sul fatto che, a parità di altre condizioni, una macchina risulta tanto più critica quanto più facilmente incorra nello stato di guasto e quanto più tempo occorra per ripristinarne la funzionalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.