La storia della collettività italiana in Tunisia racconta l'incontro di due popoli e di due culture. Il flusso migratorio italiano verso le coste africane ha origini antiche, sviluppatosi nei secoli, in relazione alle condizioni storiche e politiche della Penisola. Dalla prima metà dell’Ottocento, in corrispondenza dei moti rivoluzionari italiani, i perseguitati politici si rifugiarono a Tunisi, dove i loro connazionali già occupavano posizioni di rilievo nel contesto sociale del Paese. Da allora Tunisi divenne uno dei più importanti centri di cospirazione mazziniana e i rifugiati politici introdussero in quel contesto sociale idee politiche nuove, poi recepite dalle élites del Paese. Gli ideali di indipendenza, libertà e autogoverno mutuati dall’esperienza italiana che in quegli anni sembrarono potersi affermare anche in Tunisia subirono un brusco ridimensionamento dopo il Congresso di Berlino del 1878 e tramontarono definitivamente con l’instaurazione del protettorato francese che segnò sia la sorte della Tunisia che della comunità italiana lì residente, da quel momento abbandonata a un proprio destino distante e differente da quello della patria di riferimento

La rivoluzione interrotta. La comunità italiana in Tunisia tra ideali risorgimentali e interessi coloniali

Gabriele N.
2016-01-01

Abstract

La storia della collettività italiana in Tunisia racconta l'incontro di due popoli e di due culture. Il flusso migratorio italiano verso le coste africane ha origini antiche, sviluppatosi nei secoli, in relazione alle condizioni storiche e politiche della Penisola. Dalla prima metà dell’Ottocento, in corrispondenza dei moti rivoluzionari italiani, i perseguitati politici si rifugiarono a Tunisi, dove i loro connazionali già occupavano posizioni di rilievo nel contesto sociale del Paese. Da allora Tunisi divenne uno dei più importanti centri di cospirazione mazziniana e i rifugiati politici introdussero in quel contesto sociale idee politiche nuove, poi recepite dalle élites del Paese. Gli ideali di indipendenza, libertà e autogoverno mutuati dall’esperienza italiana che in quegli anni sembrarono potersi affermare anche in Tunisia subirono un brusco ridimensionamento dopo il Congresso di Berlino del 1878 e tramontarono definitivamente con l’instaurazione del protettorato francese che segnò sia la sorte della Tunisia che della comunità italiana lì residente, da quel momento abbandonata a un proprio destino distante e differente da quello della patria di riferimento
2016
The history of the Italian community in Tunisia gives us an account of the meeting of two peoples and two cultures. The Italian migration to the African coasts has ancient origins, developing over the centuries, linked to the historical conditions and policies of the Peninsula. From the first half of the nineteenth century, because of the Italian revolutionary movements, the political oppositionists took refuge in Tunis, where their compatriots already occupied important positions in the social context of the country. Since then Tunis became one of the most important centers of Mazzini’s conspiracy and the political refugees introduced new political ideas in that social setting, then implemented by the elites of the country. In those years the ideals of independence, freedom and self-government borrowed from the Italian experience, that seemed being able to make themselves known in Tunisia, suffered a sharp reduction after the Berlin Congress of 1878 and ended definitely with the establishment of the French protectorate that marked the fate of the Tunisia and of the Italian community, from that moment abandoned to its own fate, very different from that of the reference country.
Tunisia; Italian community; Sardinian migration in Tunisia; Risorgimento
Tunisia; comunità italiana; emigrazione sarda in Tunisia; Risorgimento
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