In Sardegna lo spopolamento e l’abbandono dei centri abitati sono fenomeni in rapida evoluzione, con preoccupanti ricadute in termini di sostenibilità ambientale e socio-culturale, tali da aver stimolato, già a partire dagli anni settanta del Novecento, l’interesse di numerosi studiosi afferenti a diversi settori disciplinari: antropologico, sociologico, archeologico, demografico e urbanistico. Gli apporti specialistici, però, non forniscono un quadro unitario e tralasciano gli aspetti legati alla valenza storico- culturale, architettonica e materica dei sistemi insediativi in questione. Partendo da questa consapevolezza, la cattedra di Restauro dell’Università di Cagliari ha avviato un filone di ricerca sul tema, in riferimento all’intero territorio regionale, allo scopo di ottenere un panorama conoscitivo consapevole delle dinamiche in atto, tramite un approccio interdisciplinare, basato sull’integrazione tra diverse competenze settoriali, al fine di orientare i processi di analisi e di delineare efficaci future linee operative. La ricerca ha preso avvio con la definizione di un glossario, utile a decifrare i differenti significati che ciascuna disciplina associa a determinati termini essenziali per circoscrivere l’ambito di studio. Successivamente è stata condotta la ricognizione sistematica dei centri interessati da tali fenomeni, integrando i risultati emersi sia da censimenti e rilevazioni statistiche sia da indagini in sito, mettendo in evidenza che essi si sono manifestati con una certa continuità nel tempo, con una maggiore intensità nel corso dei secoli XIV, XVIII e XX. Inoltre, l’eterogeneità rilevata tanto nelle forme di insediamento antropico quanto nelle dinamiche di spopolamento ha sollecitato lo sviluppo di una tassonomia per la classificazione del patrimonio in oggetto, anche con il supporto di specialisti in campo socio- antropologico. Gli episodi sono classificati in relazione a: aspetti cronologici, in riferimento sia all’epoca di fondazione che al periodo di abbandono; parametri eziologici (cause naturali, economico-politiche e antropiche); grado di conservazione attuale. I dati raccolti stanno progressivamente confluendo in un database collegato a un sistema informativo territoriale, volto alla costruzione di un quadro sinottico del sistema insediativo regionale capace di mettere in evidenza i valori peculiari di ogni realtà. Tali premesse fungono da base per il monitoraggio dei contesti indagati, nel duplice intento di accompagnare con coscienza i processi di trasformazione sociale, economica e ambientale, e di scongiurare il sacrificio dei valori storico-culturali e identitari di cui essi sono testimonianza, traendone al contempo indicazioni sui meccanismi di innesco e di “contagio” dello spopolamento nell’interno dell’isola, laddove l’assimilazione tra erosione abitativa e perdita di vitalità potrebbe rivelarsi non inevitabile se rivalutata in chiave di (ri)connessione tra sistemi territoriali ancora fruibili, attraversabili, inscrivibili nelle mappe mentali di popolazioni a vario gradiente di insediamento.

Silenzi apparenti. L'abbandono dei centri urbani in Sardegna tra passato e futuro

Bachis, Francesco
;
Cois, Ester
;
Giannattasio, Caterina
;
Pinna, Andrea;Pintus, Valentina
2018-01-01

Abstract

In Sardegna lo spopolamento e l’abbandono dei centri abitati sono fenomeni in rapida evoluzione, con preoccupanti ricadute in termini di sostenibilità ambientale e socio-culturale, tali da aver stimolato, già a partire dagli anni settanta del Novecento, l’interesse di numerosi studiosi afferenti a diversi settori disciplinari: antropologico, sociologico, archeologico, demografico e urbanistico. Gli apporti specialistici, però, non forniscono un quadro unitario e tralasciano gli aspetti legati alla valenza storico- culturale, architettonica e materica dei sistemi insediativi in questione. Partendo da questa consapevolezza, la cattedra di Restauro dell’Università di Cagliari ha avviato un filone di ricerca sul tema, in riferimento all’intero territorio regionale, allo scopo di ottenere un panorama conoscitivo consapevole delle dinamiche in atto, tramite un approccio interdisciplinare, basato sull’integrazione tra diverse competenze settoriali, al fine di orientare i processi di analisi e di delineare efficaci future linee operative. La ricerca ha preso avvio con la definizione di un glossario, utile a decifrare i differenti significati che ciascuna disciplina associa a determinati termini essenziali per circoscrivere l’ambito di studio. Successivamente è stata condotta la ricognizione sistematica dei centri interessati da tali fenomeni, integrando i risultati emersi sia da censimenti e rilevazioni statistiche sia da indagini in sito, mettendo in evidenza che essi si sono manifestati con una certa continuità nel tempo, con una maggiore intensità nel corso dei secoli XIV, XVIII e XX. Inoltre, l’eterogeneità rilevata tanto nelle forme di insediamento antropico quanto nelle dinamiche di spopolamento ha sollecitato lo sviluppo di una tassonomia per la classificazione del patrimonio in oggetto, anche con il supporto di specialisti in campo socio- antropologico. Gli episodi sono classificati in relazione a: aspetti cronologici, in riferimento sia all’epoca di fondazione che al periodo di abbandono; parametri eziologici (cause naturali, economico-politiche e antropiche); grado di conservazione attuale. I dati raccolti stanno progressivamente confluendo in un database collegato a un sistema informativo territoriale, volto alla costruzione di un quadro sinottico del sistema insediativo regionale capace di mettere in evidenza i valori peculiari di ogni realtà. Tali premesse fungono da base per il monitoraggio dei contesti indagati, nel duplice intento di accompagnare con coscienza i processi di trasformazione sociale, economica e ambientale, e di scongiurare il sacrificio dei valori storico-culturali e identitari di cui essi sono testimonianza, traendone al contempo indicazioni sui meccanismi di innesco e di “contagio” dello spopolamento nell’interno dell’isola, laddove l’assimilazione tra erosione abitativa e perdita di vitalità potrebbe rivelarsi non inevitabile se rivalutata in chiave di (ri)connessione tra sistemi territoriali ancora fruibili, attraversabili, inscrivibili nelle mappe mentali di popolazioni a vario gradiente di insediamento.
2018
9788885479012
Spopolamento; abbandono; forme d'insediamento
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