L’impianto costituzionale italiano fonda solidamente, anche se non esplicitamente, i diritti culturali del minore e degli adulti con lui in relazione, tuttavia la mancata conoscenza dei molteplici comportamenti in cui una cultura straniera si invera rendono spesso difficile garantirli. L’articolo analizza come l’attenzione al dato culturale sia essenziale per procedere ad una corretta ermeneutica del fatto che garantisca anche gli altri diritti del minore, ad esempio quello a non perdere la propria famiglia perché pratiche culturali come il bacio sui genitali o la coppettazione vengono erroneamente scambiate per abusi sessuali o percosse. Mostrando come il processo italiano abbia bisogno di essere innervato di una maggiore conoscenza antropologica, il lavoro avanza una proposta pratica: un test culturale che procedimentalizzi l’iter argomentativo del giudice in modo che nessuna domanda rilevante sfugga al processo quando viene in gioco una dimensione culturale dei comportamenti. Il test culturale, peraltro, potrebbe costituire un’utile matrice anche per operatori del sistema socio-sanitario e tutti gli altri soggetti che si trovino di fronte a decisioni in cui è coinvolto un minore straniero.

Multiculturalismo e minori: il fondamento costituzionale dei diritti culturali del minore straniero e il test culturale per bilanciarli

Ilenia Ruggiu
2019-01-01

Abstract

L’impianto costituzionale italiano fonda solidamente, anche se non esplicitamente, i diritti culturali del minore e degli adulti con lui in relazione, tuttavia la mancata conoscenza dei molteplici comportamenti in cui una cultura straniera si invera rendono spesso difficile garantirli. L’articolo analizza come l’attenzione al dato culturale sia essenziale per procedere ad una corretta ermeneutica del fatto che garantisca anche gli altri diritti del minore, ad esempio quello a non perdere la propria famiglia perché pratiche culturali come il bacio sui genitali o la coppettazione vengono erroneamente scambiate per abusi sessuali o percosse. Mostrando come il processo italiano abbia bisogno di essere innervato di una maggiore conoscenza antropologica, il lavoro avanza una proposta pratica: un test culturale che procedimentalizzi l’iter argomentativo del giudice in modo che nessuna domanda rilevante sfugga al processo quando viene in gioco una dimensione culturale dei comportamenti. Il test culturale, peraltro, potrebbe costituire un’utile matrice anche per operatori del sistema socio-sanitario e tutti gli altri soggetti che si trovino di fronte a decisioni in cui è coinvolto un minore straniero.
2019
Multiculturalismo, minori, diritti culturali
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