Il tema ha coinvolto, da tempo, la dottrina e la giurisprudenza in un intenso dibattito incentrato, tra gli altri aspetti, sulla qualificazione dell’atto di divisione della co-munione ereditaria come atto inter vivos o mortis causa. La scelta fra le due opzioni è densa di risvolti pratici in particolare nell’eventualità in cui la divisione ereditaria abbia ad oggetto un immobile abusivo, in quanto sola-mente nel caso in cui l’atto di scioglimento della comunione venisse qualificato alla stregua di atto inter vivos, sarebbe assoggettato alla sanzione della nullità, cui gli artt. 40, comma 2, L. 47/1985 e 46, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 sottopongono gli atti tra vivi, aventi ad oggetto diritti reali, ove da essi non risultino le prescritte menzioni urbanistiche.
Quando la divisione ereditaria di immobili equivale a una vendita. Osservazioni a margine di una sentenza-trattato
Cicero Cristiano;Leuzzi Alessandra
2019-01-01
Abstract
Il tema ha coinvolto, da tempo, la dottrina e la giurisprudenza in un intenso dibattito incentrato, tra gli altri aspetti, sulla qualificazione dell’atto di divisione della co-munione ereditaria come atto inter vivos o mortis causa. La scelta fra le due opzioni è densa di risvolti pratici in particolare nell’eventualità in cui la divisione ereditaria abbia ad oggetto un immobile abusivo, in quanto sola-mente nel caso in cui l’atto di scioglimento della comunione venisse qualificato alla stregua di atto inter vivos, sarebbe assoggettato alla sanzione della nullità, cui gli artt. 40, comma 2, L. 47/1985 e 46, comma 1, d.P.R. n. 380/2001 sottopongono gli atti tra vivi, aventi ad oggetto diritti reali, ove da essi non risultino le prescritte menzioni urbanistiche.File | Dimensione | Formato | |
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