Paradigmi della cura a confronto: il contributo della Pedagogia Speciale

The gathering of quantitative evidences has characterised the medical progress of the last forty years. Such a tendency has affected part of the educative work, conceiving the instruction issues with the same approach. This article analyses the complexity of the subjectivity dimension which arises from care dynamics, both medical and educative, and call for a critical and hermeneutical approach, able to acknowledge to subjectivity a clear epistemological account. In this sense, the Special Pedagogy account of disability represents a scientific instrument to promote a renewed attention on the subjective dimension in order to avoid the risks of person reification. The pedagogical peruse of ICF’s structure represents the chance to engage a dialogue between different scientific perspective and to compass the fundamental elements of the person care.

Il riferimento alle evidenze quantitative connota gran parte del progresso medico degli ultimi quarant’anni. Tale tendenza ha influenzato anche parte del discorso educativo, inquadrando le problematiche dell’istruzione con lo stesso approccio. Il contributo analizza la complessità della realtà soggettiva che emerge nelle dinamiche di cura, sia medica che educativa, e che impone un approccio critico dal carattere ermeneutico, capace di restituire uno spazio epistemologicamente chiaro alla soggettività. A tal proposito, la riflessione della Pedagogia Speciale sulla disabilità si configura come strumento scientifico atto a promuovere una rinnovata attenzione sulla dimensione soggettiva per controllare i rischi di reificazione della persona. La rilettura pedagogica dell’impianto dell’ICF rappresenta l’occasione per innestare un dialogo tra differenti prospettive scientifiche e cogliere gli elementi fondamentali nella cura della persona