L’ozono (O3) è un gas composto da tre atomi di ossigeno e, rispetto a quest’ultimo, è notevolmente più reattivo. Ha la capacità di ossidare composti organici e inorganici, reagendo immediatamente con essi; è in grado, pertanto, di ossidare anche le membrane plasmatiche dei microrganismi, quali batteri, virus e funghi, provocandone l’eliminazione (1). L’ozono può essere applicato sui tessuti in diverse forme: miscela gassosa di ossigeno e ozono, acqua ozonizzata, oppure veicolato sottoforma di olii (2). L’olio ozonizzato è stato testato nel trattamento di differenti patologie come nelle patologie articolari e cutanee e a livello orale, in ambito parodontale, endodontico e nella cura di alcune infezioni (1). Molti studi sono stati focalizzati sulla sua attività antimicrobica, infatti l’O3 si è dimostrato notevolmente efficace sotto forma di gas contro i Gram positivi e, soprattutto, Gram negativi quali Porphyromonas endodontalis e Porphyromonas gingivalis (2). L'acqua ozonata ha mostrato ottimi risultati nei confronti della Candida albicans, riducendone la crescita in vitro in maniera molto più efficace rispetto ad un antimicotico topico (3). In odontoiatria l'olio d’oliva ozonizzato (OZ) è stato proposto in diversi campi: rigenerazione ossea, remineralizzazione delle white spot, ritrattamenti canalari dovuti a patogeni persistenti nell’endodonto, disinfezione delle tasche parodontali, sbiancamento, gestione e risoluzione dell’ipersensibilità e dolori articolari dell’ATM (4). In uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato e controllato è stata confrontata l'azione terapeutica dell'olio di oliva ozonizzato con altre terapie nell'ambito della parodontologia. Sono stati divisi i pazienti in quattro gruppi: il primo gruppo prevedeva solo una terapia causale con levigature radicolari; il secondo gruppo l’associazione tra levigature e olio ozonizzato; il terzo solo con olio; il quarto disinfezione tramite clorexidina. Dai risultati emerge che l'olio di oliva ozonizzato risulta efficace nella riduzione degli indici parodontali (5). Da un punto di vista chirurgico, l'olio di oliva ozonizzato promuove una miglior guarigione degli innesti prelevati dal palato per la chirurgia muco-gengivale. Tale funzione dell'olio ozonizzato è stata dimostrata da due studi in cui veniva messo a confronto con un gruppo controllo trattato con olio placebo, dai quali risultava una prognosi dell'innesto significativamente più favorevole (6,7). L'obiettivo del nostro studio in vitro è quello di valutare l'efficacia dell'olio di oliva ozonizzato nei confronti di uno dei principali agenti eziologici della carie dentale: lo Streptococcus mutans
L'olio di oliva ozonizzato come strumento di prevenzione della carie: studio preliminare in vitro
Sara FaisPenultimo
;Germano OrrùUltimo
2019-01-01
Abstract
L’ozono (O3) è un gas composto da tre atomi di ossigeno e, rispetto a quest’ultimo, è notevolmente più reattivo. Ha la capacità di ossidare composti organici e inorganici, reagendo immediatamente con essi; è in grado, pertanto, di ossidare anche le membrane plasmatiche dei microrganismi, quali batteri, virus e funghi, provocandone l’eliminazione (1). L’ozono può essere applicato sui tessuti in diverse forme: miscela gassosa di ossigeno e ozono, acqua ozonizzata, oppure veicolato sottoforma di olii (2). L’olio ozonizzato è stato testato nel trattamento di differenti patologie come nelle patologie articolari e cutanee e a livello orale, in ambito parodontale, endodontico e nella cura di alcune infezioni (1). Molti studi sono stati focalizzati sulla sua attività antimicrobica, infatti l’O3 si è dimostrato notevolmente efficace sotto forma di gas contro i Gram positivi e, soprattutto, Gram negativi quali Porphyromonas endodontalis e Porphyromonas gingivalis (2). L'acqua ozonata ha mostrato ottimi risultati nei confronti della Candida albicans, riducendone la crescita in vitro in maniera molto più efficace rispetto ad un antimicotico topico (3). In odontoiatria l'olio d’oliva ozonizzato (OZ) è stato proposto in diversi campi: rigenerazione ossea, remineralizzazione delle white spot, ritrattamenti canalari dovuti a patogeni persistenti nell’endodonto, disinfezione delle tasche parodontali, sbiancamento, gestione e risoluzione dell’ipersensibilità e dolori articolari dell’ATM (4). In uno studio clinico in doppio cieco, randomizzato e controllato è stata confrontata l'azione terapeutica dell'olio di oliva ozonizzato con altre terapie nell'ambito della parodontologia. Sono stati divisi i pazienti in quattro gruppi: il primo gruppo prevedeva solo una terapia causale con levigature radicolari; il secondo gruppo l’associazione tra levigature e olio ozonizzato; il terzo solo con olio; il quarto disinfezione tramite clorexidina. Dai risultati emerge che l'olio di oliva ozonizzato risulta efficace nella riduzione degli indici parodontali (5). Da un punto di vista chirurgico, l'olio di oliva ozonizzato promuove una miglior guarigione degli innesti prelevati dal palato per la chirurgia muco-gengivale. Tale funzione dell'olio ozonizzato è stata dimostrata da due studi in cui veniva messo a confronto con un gruppo controllo trattato con olio placebo, dai quali risultava una prognosi dell'innesto significativamente più favorevole (6,7). L'obiettivo del nostro studio in vitro è quello di valutare l'efficacia dell'olio di oliva ozonizzato nei confronti di uno dei principali agenti eziologici della carie dentale: lo Streptococcus mutansI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.